giovedì 24 novembre 2011

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Dimensionamento scolastico nel IV Municipio: la posizione della nostra scuola


Nell’ambito del percorso verso il dimensionamento scolastico, il IV municipio ha proposto un piano di accorpamento per ridurre gli attuali istituti (tra comprensivi e non) da 17 a 12.
Si è arrivati a questa proposta in soli 2 incontri intercorsi tra Amministrazione municipale e dirigenti scolastici, senza alcun invito per i consigli d'istituto, e, così come richiesto dalla Regione Lazio, ogni istituto comprensivo dovrà avere non meno di 1000 alunni, e per far ciò alcuni arriveranno anche a 1300. 

Esprimiamo con forza il nostro disappunto per il fatto che l’amministrazione del IV municipio non ha sufficientemente condiviso decisioni così importanti con il Consiglio d’Istituto, quindi con le famiglie e con i lavoratori della scuola, dando dimostrazione del fatto che i bambini vengono  considerati come le offerte ai supermercati “prendi 3 paghi 2” pur di risparmiare, senza tenere conto della continuità didattica dei singoli plessi.

Le norme sul dimensionamento mirano - come si è capito - alla riduzione dei dirigenti scolastici e alla contrazione di una parte del personale di supporto per esigenze di mera riduzione delle spese. Siamo convinti che la normativa in questione non si possa applicare, almeno inizialmente, al nostro Istituto Comprensivo.
Sul piano letterale le norme in questione - con riferimento agli istituti comprensivi già esistenti - devono fare i conti con norme superiori che tutelano l'AUTONOMIA SCOLASTICA:

Costituzione - art. 117, comma 3
"Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: (...) istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale".

Il nostro Istituto ne è già dotato e le norme in questione (sia il decreto legge 98/2011 convertito nella legge 111/2011, sia la delibera regionale 377/2011) non mettono in discussione, né potrebbero, gli istituti comprensivi già esistenti e già dotati di autonomia, anche in assenza, peraltro di poco, della quota "1000". 
Ed in effetti, ben consapevole della multiformità del territorio e della collettività regionale, la Regione Lazio ha introdotto, rispetto al tenore della legge statale, la locuzione "di norma", volta a rendere un po’ più flessibile la regola della quota 1000.

Atto di Indirizzo della Regione Lazio sulla Programmazione della Rete Scolastica.
Anno scolastico 2012-2013.
Paragrafo 3.1
6. Gli istituti comprensivi per acquisire l’autonomia devono avere di norma almeno 1.000 alunni

Si parla dunque di situazione in cui l’autonomia va “acquisita” e non “mantenuta” come nel nostro caso e di tutti quegli istituti che come il nostro, sono già “comprensivi”..


Riteniamo che, quel "di norma" apre la porta, inoltre, a eccezioni che siano giustificate da circostanze particolari che - nel nostro caso - sono sicuramente ravvisabili in quanto segue:
  • l'essere scuola a metodo;
  • l'essere molto prossimi alla quota 1000;
  • la carenza di strutture, con particolare riguardo alla persistente NON ASSEGNAZIONE della palestra Agnini;
  • l'essere già articolati in due plessi.
Come Consiglio d'Istituto crediamo sia importante far capire ai nostri interlocutori istituzionali la nostra ferma intenzione di far rispettare l’identità e l’attività della nostra scuola Montessori, come abbiamo già avuto modo di dimostrare in occasioni passate.
Altri orientamenti degli amministratori locali si renderebbero quindi colpevoli di violazione di norme di rango costituzionale! 
In subordine, potremmo accettare solo l'assorbimento di scuole che adottino il nostro metodo perché, diversamente, la scuola perderebbe la sua specificità e caratterizzazione, e anche questa sarebbe grave violazione dell'autonomia sotto il particolare più pernicioso profilo della perdita dell'identità. 

Non sapendo se verrà accolta dalle altre amministrazioni coinvolte la richiesta di rinvio di un anno per l’attuazione del dimensionamento scolastico, votata dal municipio, e se avremo modo di essere coinvolti nelle decisioni finali, vogliamo far conoscere la nostra posizione,  assolutamente contraria a quanto attualmente prospettato per la nostra scuola, e difenderemo in tutti i modi l’identità del nostro Istituto.
il Consiglio di Istituto dell'IC Viale Adriatico

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