martedì 15 ottobre 2013

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Convocazione Consiglio d'Istituto (rettifica)

Si comunica che per disguidi informatici nella comunicazione tra la scuola e il Presidente del CdI la convocazione del 17 non è stata formalizzata in tempo per la data programmata (cioè con 5 gg di preavviso): il CdI del 17 ottobre è stato quindi accorpato a quello del 22 ottobre.
Il Consiglio d'Istituto si terrà martedì 22.10.2013 dalle ore 16.45 alle 19.45, con il seguente O.d.G. (inclusi i punti all'OdG del CdI programmato il 17 ottobre):
  1. Lettura e approvazione verbale seduta precedente; 
  2. Informazioni su numero, ore e distribuzione di: docenti, docenti di inglese, docenti di sostegno, AEC e ATA;
  3. Delibera Progetto di lingua straniera in orario extrascolastico;
  4. Delibera Assicurazione Integrativa; 
  5. Delibera Ditte fornitrici Pullman;
  6. Esame, valutazione e delibera di adozione di un formulario da mettere a disposizione di soggetti interessati a presentare progetti da realizzare presso codesto I.C.;
  7. Valutazione dell’esigenza di uno sportello di ascolto e di altri eventuali servizi sui problemi della disabilità a scuola;
  8. Esame e valutazione di un questionario indirizzato a raccogliere le istanze dei genitori di codesto I.C. circa l’utilizzo del contributo economico volontario per l’a.s. 2014-2015; 
  9. Scambio di comunicazioni tra i plessi e comunicazioni ai genitori;
  10. Intitolazione Scuola;
  11. Delibera di adesione di codesto I.C. ad eventuali Progetti proposti da Enti Locali e definizione di criteri di partecipazione (campi scuola, ecc.);
  12. Ripristino del Laboratorio di Musica, di viale Adriatico, a seguito della trasformazione in aula dello spazio utilizzato come Laboratorio lo scorso a.s.;
  13. Discussione e approvazione di una lettera con cui richiedere il Tavolo Regione-Comune - codesto I.C. per il coordinamento sui lavori di restauro dell’edificio di proprietà della Regione;
  14. Revisione del calendario adottato per le sedute del Consiglio di Istituto per l'a.s. 2013-2014, allo scopo di accordarlo con il calendario delle riunioni di Classe, di Interclasse, ecc.;
  15. Definizione delle modalità informative e di raccolta delle candidature da parte dei genitori per far parte della Commissione Mensa;
  16. Varie ed eventuali.

7 commenti:

  1. considerando che due dei punti che andranno discussi sono l'insegnamento della lingua inglese e il POF, vi segnalo alcuni motivi di malcontento che possono fornire spunti di riflessione per delibere più consapevoli. Mi riferisco:
    - alle ore di apprendimento della lingua inglese che i nostri figli hanno perso. se si fa un calcolo veloce, in 4 anni hanno perso circa 8 mesi di insegnamento (se calcoliamo una media di circa due mesi di ritardo per anno), poco meno di un anno. bene, questo è un grosso danno a cui l'istituzione scolastica deve porre rimedio e parlando di danno va denunciato in quanto tale.
    - alla truffa POF. ho letto con attenzione la brochure. Quando si propone un'offerta formativa che poi nella visione globale è ciò che dovrebbe determinare la scelta dell'istituzione scolastica da far frequentare ai propri figli, non si possono usare termini vaghi e proporre attività "in divenire". il POF non è un documento di buoni propositi ma è la carta di identità di una scuola che garantisce dei servizi e ne esplicita le modalità e le metodologie. Se tu mandi tuo figlio in piscina o a calcio ti esplicitano il cosa faranno, per quanto tempo lo faranno, come lo faranno e quanto costa. se la proposta ti convince iscrivi tuo figlio e vigili che quanto sottoscritto dal contratto venga rispettato. Bene, lo stesso principio vale per la scuola. se il PoF della scuola a cui ho iscritto mio figlio, per esempio, esplicita che l'insegnamento musicale prevede l'acquisizione di capacità di utilizzare uno specifico strumento, attraverso delle lezioni di due ore per 5 mesi, bene io mi aspetto che ciò accada. se ciò è subordinato alle entrate del contributo volontario allora mi aspetto che vi sia la dicitura: "tale attività saranno attuate se la scuola riuscirà ad incassare la somma di euro....... In caso contrario, tale attività non avrà luogo e i soldi saranno restituiti alle famiglie".
    Insomma non si può chiedere alle famiglie di comprare un qualcosa che non si sa bene cos'è. e noi come genitori abbiamo l'obbligo di vigilare su questo e non accettare proposte indefinite.
    per tale motivo quest'anno noi abbiamo deciso di non pagare il contributo volontario ma restiamo disponibili a versare delle quote per attività significative presentate dalla scuola a beneficio della crescita culturale dei nostri bambini.
    ciao a tutti patrizia

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  2. La burocrazia italiana richiede molte molte cose che a noi umani sono impensabili e i tuoi discorsi per quanto comprensibili non li trovo del tutto congruenti con le risorse e i limiti della situazione in si deve muovere questo dispositivo che la legge da alle scuole, per la realizzazione dell'Ampliamento dell'Offerta Formativa. Partiamo dal punto 1. I fondi non sono chiesti in modo coercitivo ai genitori, ma sono chiesti come donazione (questo deve essere per legge). 2. Quindi, come si fa a sapere in anticipo come si esprimerà nell'a.s. in corso la volontà dei genitori? 3. E allora come si fa a proporre qualcosa di più preciso? Non è pazza, almeno non in questo caso, il nostro Istituto Comprensivo, forse lo è la legge a riguardo. Magari fatta dai soliti burocrati che devono far quadrare i conti e non vivono la realtà, o comunque non sono chiamati perché facciano leggi e norme sulla base della realtà. 4. Se fin qui ci siamo già a complicarci la vita, poi troviamo pure di peggio!!! Siccome il contributo è volontario, il Revisore dei Conti prende a calci la scuola se osa restituirli. Chiaro!!! La scuola deve comunque spenderli per le attività, anche se il risultato è un'ora di lezione a classe per tutto l'anno scolastico!!! Buona giornata

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  3. prendendo per buona la tua risposta mi chiedo perchè mai io dovrei pagare 35 euro per poi avere in cambio 1 ora di lezione in una qualunque attività?
    e poi in nessun luogo compri qualcosa senza sapere cosa stai comprando!
    rispetto alla normativa forse è il caso che tu la rilegga. vorrei solo sottolineare che il POF è il segno distintivo dell'autonomia decisionale dell'ente che si impegna a realizzare quanto in esso contenuto. L'elaborazione del POF esige sempre la ricognizione - qualitativa e quantitativa - delle risorse disponibili, da quelle umane a quelle strumentali e finanziarie, al fine di conseguire i risultati preventivati e sottolineo preventivati.
    ciao patrizia

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  4. patrizia, sei liberissima di non pagare questi soldi alle condizioni date, ma le condizioni sono date, nel senso che è indicato che quanto si avrà esattamente con questi soldi sarà determinato a posteriori: visto che dipende da quanti genitori si mostreranno interessati a versare il relativo contributo economico, il quale ha natura di volontarietà, diversamente sarebbe una tassa. fino ad oggi c'è sempre stata una quota di genitori a ciò interessati. pazienza per chi non lo è, posizione rispettabilissima. mi auguro possa essere altrettanto il rispetto da parte tua per coloro che in questo dispositivo in qualche modo credono. sai? non tutti i contesti sociali funzionano come un mercato. con tanto di rispetto anche per il mercato.

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  5. cara nadia,
    da quando è stato introdotto il contributo volontario ho versato la mia quota. Il primo anno con tale quota la scuola ha organizzato delle lezioni di musica tenute non so bene da chi. il risultato è stato una pietosa esibizione a conclusione del percorso di apprendimento. in quel caso credo che i nostri figli invece di formarsi abbiano notevolmente sprecato il loro tempo. una classica lezione di musica da parte dei loro insegnanti sicuramente sarebbe risultata più costruttiva e formativa. il secondo anno i soldi versati sono stati utilizzati per offrire 3/4 lezioni di musica, sicuramente di levatura differente, questa volta tenuti dal CDM e altrettante lezioni di motoria che definirei inutili. Intanto la scelta di affidarsi ad esperti esterni in entrambe le discipline frazionando così il budget è una scelta discutibile. meglio investire in una sola per più ore, almeno qualcosa in più imparano, in quanto l'apprendimento passa attraverso una serie di attività programmate che abbiano anche un numero di ore congrue. se vogliamo che i nostri figli imparino a nuotare non gli facciamo frequentare 3 lezioni. con tre lezioni al limite familiarizzano con l'acqua ma non imparano a nuotare. bene l'obiettivo di far familiarizzare mio figlio con l'acqua posso raggiungerlo anch'io portandolo al mare, lago o piscina. qual'è allora il valore aggiunto? perchè è di questo che si tratta. le attività proposte devono aggiungere qualcosa, qualcosa che sia reale FORMAZIONE con obiettivi programmati e verificabili.
    quando mi mostreranno un programma in cui vengano declinati oltre agli obiettivi anche le modalità con cui si intende raggiungere tali obiettivi allora potrò effettuare la scelta di versare il mio contributo. e questo perchè credo che la formazione sia una cosa seria non un'improvvisazione.
    ciao patrizia

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  6. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa non sostituiscono le materie relative, sono un ampliamento nel senso di proporre cose che le insegnanti della classe non arrivano a fare. Per legge non possono essere una quota maggiore del 20% delle ore di quella materia. La metafora come l'hai proposta non calza. Per stare sull'esempio del nuoto: è come se in un corso di nuoto della durata di un anno tenuto da comuni insegnanti di nuoto, il 20% delle ore di lezione vengono tenute da un insegnante in grado di perfezionare nei tuffi, o in un particolare stile ....

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    1. allora mi si dica in che cosa mio figli si perfezionerà. anche in caso di perfezionamento gli obiettivi, le metodologie e il numero di ore va specificato.
      in quel caso si dirà: i bambini seguiranno un percorso di 50 ore dedicato all'apprendimento dei vari stili di nuoto e 10 ore, con un esperto esterno qualificato, selezionato sulla base dei seguenti requisiti, per perfezionare la tecnica dei tuffi. Questo, a noi "clienti" la scuola lo deve!
      ciao patrizia

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