martedì 17 maggio 2011

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L'ennesima comunicazione "fumosa" da parte della scuola

Questo sarà un commento critico e polemico.
Scusandomi anticipatamente con chi non si troverà d'accordo con me, ci tengo a sottolineare che è un commento scritto a FREDDO dopo vari confronti con i genitori della scuola.


Quasi tutti in questi giorni si sono visti recapitare il seguente avviso <Io sottoscritto ... genitore di... autorizzo/NON autorizzo la scuola a sottoporre il proprio figlio ai questionari di AUTOVALUTAZIONE E ETERO VALUTAZIONE degli apprendimenti sociali, somministrati dagli insegnanti di classe. I dati raccolti saranno utilzzati esclusiamente per il monitoraggio e il miglioramento dell'offerta formativa promossa dal nostro Istituto. Si garantisce l'anonimato nel massimo rispetto della privacy.>.

Appurato che i bambini dal momento in cui iniziano il ciclo, dal prmo giorno della prima elementare, sono automaticamente ed ovviamente
sottoposti ad AUTOVALUTAZIONE ED ETERO VALUTAZIONE.
Appurato che gli apprendimenti sociali vengono GIA' valutati anche nella pagella.
Appurato che quasi nessun genitore è a conoscenza dell'offerta formativa promossa dalla scuola.


MI CHIEDO: l'istituzione scolastica è in grado di diffondere avvisi ESPLICATIVI, con soggetto predicato e complemento oggetto? L'ambiguità di questo avviso, che a molti rimanda agli INVALSI, è voluta o casuale?
Con tristezza devo ammettere che l'atteggiamento con cui la scuola si rivolge ai genitori è sempre molto irritante.

(E perche' anche questa volta la componente genitori del CdI non è stata messa a conoscenza della cosa?)

Buona giornata
Annamaria Bevilacqua

2 commenti:

  1. Qualcuno è riuscito ad avere delucidazioni riguardo questo avviso di autorizzazione? Grazie Elisabetta

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  2. Ecco svelato il mistero: si tratta di test elaborati all'interno del progetto
    "orientamento", che referente e commissione di tale progetto hanno preparato per valutare (cito il POF) "...le potenzialità inespresse degli alunni...". Una cosa interessante, a nostro avviso, interna alla scuola e comunque con nessun legame con i test INVALSI, come qualcuno aveva temuto.
    Sono state scelte alcune classi a campione, verificando la disponibilità delle insegnanti che a loro volta hanno avvisato le famiglie per ottenere la relativa autorizzazione. Peccato che all'avviso in questione non è stato messo
    alcun cappello che spiegasse di cosa si trattava...

    L'equivoco è stato chiarito, rimane l'enorme buco nero della capacità della scuola di comunicare adeguatamente (tempi e modi) con le famiglie.
    Dovremo lavorarci ancora molto!

    annalisa del consiglio di istituto

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