lunedì 23 gennaio 2012

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Partenza per il campo scuola: un incubo!

Oggi i bambini della IIIB e IIIC elementari sono partiti per un campo scuola invernale in Abruzzo.
Ore 8.15. Noi genitori e i bambini in attesa davanti scuola, solite difficoltà per far parcheggiare il pulman, caricamento dei bagagli, eccitazione dei bambini e alla fine tutti sul pulman pronti a partire!
Purtroppo invece il pulman non si muove: non certo per un guasto tecnico (tra l'altro è nuovo) ma, come veniamo a sapere, anche con una certa difficoltà, perchè manca il controllo dei vigili urbani. La confusione comincia ad aumentare, i bambini sono tutti nel pulman e nessuno capisce bene perchè i vigili non arrivano a fare il controllo. La preside stessa sostiene che se i vigili non arrivano lei il pulman non può farlo partire.
Ad un certo punto, avvertito da qualcuno dei genitori, arriva Riccardo Corbucci, consigliere del PD del IV Municipio, e si scopre che la procedura di controllo dei vigili per i pulman in partenza dalle scuole non è più obbligatoria nel IV Municipio (in altri municipi invece si) e che viene quindi lasciata facoltà ai singoli istituti scolastici di provvedere, tramite il responsabile della sicurezza che, su mandato della DS, dovrebbe contattare un tecnico e attivare la procedura. Tutto questo, si viene a sapere, è scritto su una circolare inviata via fax alla scuola dai vigili stessi (alla fine di settembre 2011): quindi la preside (e la giunta tutta) ne era a conoscenza! Perchè non ha provveduto in tempo?
La situazione davanti scuola si surriscalda, i bambini sono sempre sul pulman (intanto sono le 10.00). Nel frattempo i genitori fermano una pattuglia della Polizia e gli agenti si recano negli uffici della Dirigente per capire cosa succede. I genitori e il consigliere Corbucci riescono a bloccare anche una pattuglia dei Vigili di passaggio. La preside, nonostante i vigili le confermino che loro non possono farci nulla (vista la circolare di cui sopra), rimane sulle sue posizioni continuando ad affermare che lei non può far partire il pulman se, a quanto dice lei, a livello municipale c'è tutta questa confusione sulle regole...
Il problema però è che la suddetta confusione l'ha creata lei, perchè la circolare parla chiaro e non si può arrivare il giorno della partenza facendo scaricabarile! Se lei, come impone il suo ruolo e come non manca mai di ribatterlo davanti ai genitori, ama muoversi nelle regole (teoricamente ineccepibile) deve sapere anche che tali ruoli di potere, ahimé, prevedono sempre oneri e onori, nel bene e nel male, e che addossare ad altri responsabilità proprie non è mai un comportamento corretto. Questo è solo l'ennesimo episodio di "inefficienza" (per non dire altro) dell'attuale dirigenza scolastica: quante ne dovremo sopportare ancora, noi e i nostri bambini?
Insomma, per tornare alla cronaca odierna, la preside è irremovibile.
Il tempo passa, sono le 10.40 e, avvertito dalla stessa Dirigente, arriva anche Bonelli, presidente del IV Municipio, e l'assessore Filini. A questo punto, come per magia, la situazione si sblocca e la preside annuncia, tutta sorrisi, che ora è tutto a posto e il pulman può partire!
E' mai possibile che anche per far partire dei bambini per un campo scuola si debbano metter in mezzo la polizia e i politici??
E come mai siamo arrivati al giorno della partenza per accorgersi di questo "nodo burocratico", apprentemente irrisolvibile e "scoperto" grazie all'intervento del consigliere Corbucci?
E come mai questa situazione non si è verificata negli altri 2 campi scuola invernali?
I genitori esigono delle risposte!
A quanto successo stamattina era presente anche il Presidente del Consiglio d'Istituto: chissà cosa avrà pensato? Sarebbe interessante sapere anche il suo punto di vista. E per i prossimi campi scuola cosa succederà?
E alla fine il pulman è comunque partito senza aver fatto alcun controllo....
Buon viaggio bambini!

Alberto Laurenti (un genitore)

33 commenti:

  1. Sono Dario Castriota, un genitore della III B. Dato che i commenti devono avere al massimo 4096 caratteri, e il mio sembra sia troppo lungo, lo divido in più "pezzi". Questa è la prima parte:

    Sono stato tentato fino all’ultimo di non rispettare l’impegno preso stamattina con alcuni genitori, ovvero di buttare giù un resoconto degli eventi che hanno ritardato di circa 2 ore la partenza della III B per il campo scuola di Civitella Alfedena. Il resoconto, da far pervenire anche ai genitori dell’altra classe che stamattina stava partendo per il campo scuola con il medesimo pullman (non ho i loro indirizzi emai, e quindi prego chi li conosce di girarglielo), sarebbe da far firmare a quanti più genitori possibile e poi da utilizzare come base per una denuncia nei confronti della Preside o per un esposto al Ministero della Pubblica Istruzione, che segnalino la palese inadeguatezza di questa persona a ricoprire il ruolo che attualmente ricopre (Dirigente dell’Istituto Scolastico di Viale Adriatico 140). Sono stato tentato sino all’ultimo di non scrivere il recosonto (e – ad essere sincero – ho ancora molti dubbi sull’utilità di farlo) perchè sono convinto che, come è accaduto molte altre volte in questi tre anni, non serva a molto. Siamo il paese del “volemose bene”, del “tutto si aggiusta” e – come ho sentito ripetere più volte stamattina – l’importante è che i bambini siano partiti. Penso anch’io che la cosa più importante sia questa, ma non vorrei rinunciare a capire perchè sono dovuti stare due ore e mezza dentro un pullman fermo davanti alla scuola. Per farla breve (anche se so che non servirà a nulla, che la Preside resterà al suo posto e continuerà a comportarsi in futuro in questa maniera assurda e che tutto si risolverà, molto probabilmente, senza nessuna denuncia e con alcuni semplici colloqui – molto cordiali – tra i rappresentanti dei genitori in Consiglio d’Istituto e la Preside stessa), alla fine ho deciso di fare lo stesso il resoconto, in forma molto sintetica. Eccolo:

    - il pullman arriva e tutti aspettano i controlli da parte della Polizia Municipale, necessari per dare l’ok alla partenza;

    - il guidatore del pullman dichiara che la Polizia Municipale non verrà, perchè in base alle nuove normative non è più tenuta ad effettuare i controlli del mezzo;

    - si fa una verifica con la Preside, che continua a chiedere un controllo da parte della Polizia Municipale;

    - viene fatta una telefonata alla Polizia Municipale, che invia un fax alla Preside;

    (segue)

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  2. Sono sempre Dario Castriota. Questa è la seconda parte del mio commento:

    - sul fax c’è scritto testualmente (ho potuto leggerlo di persona): “i controlli in oggetto non sono previsti dal vigente Codice della Strada”;

    - questo significa che la Polizia Municipale può scegliere se farli o no, e in base all’attuale carenza di personale i vigili urbani del IV Municipio hanno scelto di non farli;

    - la Preside continua a negare l’evidenza, rifiutando di far partire il pullman;

    - vengono chiamati i Carabinieri, nella speranza che inducano la Preside a riflettere sulle proprie responsabilità;

    - nel frattempo emerge un altra “versione” delle resistenze della Preside: sembra che sia irritata perchè, in altri Municipi, la Polizia Municipale continua ad effettuare i controlli sui mezzi in partenza per le gite scolastiche (la Preside sembra lamentare una sorta di “ingiustizia” nei suoi confronti, in quanto la scuola ricade in un Municipio che non effettua i controlli);

    - giungono a scuola, chiamati dai genitori, alcuni poliziotti e una pattuglia di vigili urbani (i primi si intrattengono a colloquio con la Preside, per capire i motivi del ritardo nella partenza del pullman, che sta esasperando i genitori, mentre i secondi non fanno che confermare quanto scritto nel fax inviato alla Preside, ovvero che non sono tenuti ad effettuare i controlli);

    - nel frattempo i bambini sono sul pullman, fermo davanti alla scuola da circa due ore;

    - la Preside rifiuta di fornire ai genitori una copia del fax ricevuto dalla Polizia Municipale;

    - la situazione è di completo stallo: si inizia a pensare di far scendere i bambini dal pullman;

    - la Preside decide di chiamare il Presidente del IV Municipio, Bonelli;

    - il Presidente arriva e si chiude a colloquio con la Preside (nonostante lo richiedano, i genitori non vengono ammessi al colloquio);

    - la Preside decide che il pullman può partire.

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  3. Terza parte:

    Qualche domanda:

    - dato che la gita era stata organizzata da tempo, e dato che la Preside (la legge non ammette ignoranza) si presume che sapesse che la Polizia Municipale del IV Municipio non effettua più i controlli, perchè non si fida di quanto presumibilmente la ditta del pullman sarà stata tenuta a dichiarare nel contratto di affidamento del trasporto (che il pullman è in regola, in perfetta efficienza, ecc.)?

    - se non si fida delle dichiarazioni della ditta del pullman, perchè – come la legge prevede e come ha ribadito la Polizia Municipale stamattina) – non ha affidato, per tempo, a dei tecnici privati lo svolgimento dei controlli?

    - perchè si è ricordata di tutti questi problemi soltanto stamattina alle 8.00, causando disagi ai bambini e ai genitori e mettendo in forse sino all’ultimo la partenza del mezzo?

    - infine (domanda da un milione di dollari): perchè dopo il colloquio con il Presidente del IV Municipio la situazione si è miracolosamente sbloccata? Cosa ha detto Bonelli alla Preside per indurla a far partire immediatamente il pullman? (il Presidente non può, ovviamente, aver assunto su di sè alcuna responsabilità, dato che la legge prevede che la responsabilità sia della Dirigente dell’Istituto Scolastico)



    N.B. - Il pullman alla fine è partito alle 10.30 senza che sia stato effettuato alcun controllo, quindi nella medesima situazione nella quale era arrivato, alle 8.30 circa.



    Conclusioni: segnaliamo la palese inadeguadezza della Dirigente (nome e cognome) dell’Istituto Scolastico di Viale Adriatico 140, chiedendo se sia possibile che – in tempi in cui l’autonomia scolastica assume sempre maggior peso – questa persona, pur rifiutando in maniera evidente di assumere le responsabilità che il suo ruolo comporta, continui a restare nella posizione che attualmente occupa.



    Seguono firme.

    (naturalmente tutto ciò ha senso se le firme sono un certo numero, ovvero se l’esposto viene firmato almeno dai 2/3 dei genitori dei bambini della III B e dai 2/3, complessivamente, dei genitori dei bambini partiti stamattina)

    Dario Castriota (un genitore della III B)

    P.S. - Resto anch'io in attesa di un commento su questo blog da parte della Presidente del Consiglio di Istituto (mamma di una bambina della III B), che era presente agli eventi.

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    1. Ciao Dario sono una mamma della IIIC, ieri mattina ci siamo trovati a parlare dopo la partenza dei bambini, nella mia classe i genitori sono tutti daccordo a firmare una lettera che sottolinei l'inadeguatezza di questa dirigente resta da vedere se anche nella vostra classe sono della stessa opinione, ma da quello che ho sentito questa mattina credo proprio di si, quindi direi di andare avanti e non fermarci, non ce lo possiamo più permettere. Grazie a tutti
      Emanuela Marchili (IIIC)

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  4. Inadeguatezza assoluta, un ruolo che richiede il coraggio di un'assunzione di responsabilità che ogni volta decade non tanto per motivi legati al rispetto e alla sicurezza dei bambini ma per allontanare da se qualsiasi risvolto scomodo. Purtroppo lo dimostra il fatto che i bambini sono partiti nelle stesse condizioni che si presentavano alle 8:15.
    Sarei tanto curiosa di sapere quale formula magica si trovasse tra le mani di Bonelli.
    Un genitore della IIIb

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  5. Anche in questo frangente la preside ha mostrato di possedere le seguenti caratteristiche:
    Ignoranza delle procedure usuali da attuare in ambito scolastico;
    Incapacità di assumersi le proprie responsabilità;
    Incapacità di comunicare con i genitori;
    Incapacità di organizzare la vita scolastica.
    Sabina genitore IIIB

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  6. In quanto a incapacita' di assumere le responsabilita' che il proprio ruolo comporta, in Italia siamo maestri. Schettino insegna. Preside, torni a bordo!!!
    Dario (III B)

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  7. Segnalo che questo tipo di disguido non è nuovo nella ns scuola e con la attuale dirigente. Due anni fa l’orario di partenza per una gita giornaliera di due classi della materna, slittò di oltre tre ore per la questione del controllo del pullman. La partenza prevista per le 8:00 di mattina avvenne di fatto poco prima delle 11 e di conseguenza ritardò anche il rientro. Fu disarmante assistere all’inadeguatezza delle persone coinvolte sia in relazione alla soluzione del problema che all’incapacità di fornire qualche inevitabile spiegazione.
    Fra l’altro era maggio e i bambini nel pullman pativano anche il caldo.
    Ma ahimè, troppi sono gli esempi e le circostanze in cui questa dirigente scolastica (e il suo staff) dimostra scarsa capacità organizzativa a dispetto dell’ostentato piglio “direttivo” che la contraddistingue.
    Grazia Lupo

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  8. Questa scuola è MONTESSORI... NONOSTANTE la preside!!!

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  9. Il 26 giugno del 2011 l'Unità operativa studi della Polizia stradale con una nota (prot. n. 97775) risponde ad una nota del 7 giugno (prot. 41779) nella quale "si concorda sul fatto che nessuna norma del Codice della strada o disposizione interne prevede l’obbligo, per gli organi di polizia stradale, del controllo dei pullman che effettuano gite scolastiche. Tuttavia è da tenere presente che l’effettuazione di tali controlli è ormai una consuetudine, in quanto il personale del corpo vi provvede da lungo tempo. Pertanto, qualora la S.V. lo ritenga attuabile e abbia disponibilità di personale, il controllo potrebbe essere fatto, previo accordo con le direzioni scolastiche, con l’impegno di una sola pattuglia, presso la sede del Gruppo, su tutti i pullman che quel giorno effettuano gite scolastiche”. La S.V. in questione é il comando dei nostri vigili urbani. Alla luce di quanto su riportato, ogni municipio ha quindi discrezione su come procedere in merito. Il IV Gruppo di Polizia municipale con una nota (prot. n. 60624) inviata a tutti gli istituti scolastici del territorio, tra cui anche il nostro istituto, dice “si fa riferimento alle numerose richieste pervenute da codesti plessi di visita preventiva riferite ai veicoli adibiti al trasporto scolastico. Pur comprendendo le motivazioni alle suddette richieste, si rileva tuttavia che l’adempimento in questione non risulta trovare un espresso riferimento nel vigente Codice della strada. Alla luce di quanto sopra, nonché dell’esigenza di un maggior impiego di personale disponibile per assicurare gli ordinari servizi istituzionali, si comunica che a partire dall’imminente anno scolastico 2011/2012, l’effettuazione delle suddette verifiche non potrà più essere garantita dal personale di questo gruppo di Polizia di Roma Capitale". Peccato che la nostra scuola ne era al corrente da tempo, ma a nessuno del CdI è stato mai detto nulla. In nessun consiglio è arrivata questa nota per mettere a conoscenza i membri tutti dello scenario a cui saremmo andati incontro nel momento in cui i bambini avrebbero dovuto fare un’uscita dentro o fuori il G.R.A. Non ci è stato dato modo per una “dimenticanza” o “mancata condivisione” di non poco conto, di poter intervenire con chi di competenza in tempi utili al fine di evitare quello che è successo ieri, ossia una perdita di tempo di 2 ore e mezzo, senza peraltro risolvere nulla. Si, perché anche la presenza del presidente Bonelli non ha cambiato la situazione, perché non ha fatto altro che far parlare il dirigente con il comandante dei vigili di Roma Capitale, il quale non ha fatto altro che chiudere l’ennesima porta in faccia confermando quanto dice la nota diramata dal IV Gruppo della Polizia municipale. A quel punto non essendoci più nulla da fare i bambini sono partiti senza avere alcuna certificazione del mezzo di trasporto. Forse qualcuno ha pensato che i presidenti dei municipi siano dotati di bacchetta magica? Errato! E’ tutto illusionismo. A questo punto la responsabilità del controllo pullman spetta direttamente al dirigente scolastico, che da quanto ho appurato non si può neppure avvalere di un tecnico esterno a pagamento. Se solo i genitori del CdI avessimo saputo tutto ciò per tempo avremmo sicuramente potuto fare qualcosa. Personalmente mi spiace per il malcontento ed il disagio che si è venuto a creare sia ai bambini che ai genitori, ora rimane da affrontare al più presto questa situazione in consiglio, per evitare spiacevoli inconvenienti come quello che è successo ieri alle classi 3B e 3C.
    Marzia Maccaroni (presidente del CdI) e mamma di una bambina della 3B

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    1. Cara Marzia,
      ho appena letto il tuo articolo su www.roma2013.org da cui appare evidente che secondo te la colpa dell'accaduto non e' della Preside, ma dei vigili che "alla chetichella" da molti mesi hanno smesso di effettuare i controlli. Solo alla penultima riga dell'articolo citi tra virgolette la frase di "alcuni genitori" che dicono che la Preside "poteva pensarci prima". Sono abbastanza sconcertato. Un saluto. Dario

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  10. Sarebbe interessante conoscere la data, oltre al numero di protocollo, della nota 60624. Se nella nota si parla di "imminente anno scolastico 2011-12" vuol dire infatti che la data e' antecedente il mese di settembre 2011 (inizio dell'anno scolastico in questione). Questo significa che la Preside almeno da quattro mesi era al corrente del fatto che i vigili non avrebbero più fatto i controlli, e la domanda sul perché si sia ricordata del problema solo la mattina della partenza del pullman diventa ancora più necessaria.
    Dario - III B

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  11. Un'ultima considerazione. Forse, visto dall'esterno, tutto questo discutere su quello che e' successo ieri mattina puo' sembrare un inutile esercizio polemico, o addirittura un accanimento (dettato da chissà quali motivi o rancori di tipo personale) nei confronti della Preside. In realtà, chi si e' trovato sul posto ieri mattina, con i bambini seduti nel pullman a soffrire il caldo per più di due ore senza poter scendere (nonostante sia gennaio posso garantire - per esserci salito - che l'interno del pullman era una vera sauna) e con i genitori sul marciapiede, increduli perché mettevano a confronto le serafiche dichiarazioni della Preside ("aspettiamo i vigili urbani") con le dichiarazioni dell'autista del pullman ("i vigili non verranno mai, perché non fanno più questo tipo di controlli"), può riferire della situazione assolutamente surreale che abbiamo vissuto, a causa di una Dirigente che - molto semplicemente - non intendeva assumersi la responsabilità (che le competeva) di far partire i bambini. Come ha scritto molto giustamente Letizia, la sicurezza del mezzo era l'ultimo dei problemi
    per la Preside (altrimenti non avrebbe fatto partire il pullman dopo 2 ore senza aver effettuato i tanto sbandierati "controlli"). Il suo vero problema era solo e soltanto quello di trovare il modo di scaricare su qualche altro ente o istituzione (i vigili, il Municipio, ecc.) la responsabilità della partenza.

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  12. ciao a tutti,
    sono senza parole per quanto accaduto...
    confermo che il CdI ha affrontato la questione "delibera fornitori pullman" il 25 ottobre senza che la dirigente abbia nè in quell'occasione, nè nella seduta di giunta che aveva preceduto il consiglio, minimamente accennato a questa novità dei mancati controlli ai pullman. E' evidente che se avessimo saputo della circolare dei vigili urbani ci saremmo attivati per trovare una soluzione ben prima del verificarsi di una situazione allucinante come quella di lunedì.
    Anche se si trattasse di una dimenticanza (gravissima ed ingiustificabile) mi sento personalmente sempre più presa in giro perchè con gli altri genitori del consiglio abbiamo sempre dato la massima disponibilità per collaborare con la scuola stessa e non è certo questa la base per poter lavorare insieme.
    Un'ultima cosa: credo che questa storia vada risolta su due fronti. Uno quello interno, legato alla capacità di gestione della dirigente e alle sue responsabilità, l'altro sulla garanzia che le autorità competenti devono dare ai bambini del IV municipio di partire in sicurezza, come quelli del resto di Roma.
    A quanto ho saputo, le classi partite una settimana fa circa per i campi scuola, erano abbinate nei pullman con delle scuole del V municipio, che ha controllato regolarmente i pullman prima di venire a prendere noi. Penso che il CdI dovrà parlare al più presto della questione.
    un saluto
    annalisa del CdI

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  13. Caro Dario personalmente penso che la responsabilità dell'accaduto sia del dirigente per una serie di motivi: mancata comunicazione della nota al CdI; ci poteva pensare prima; mancata presa di responsabilità la mattina della partenza; scorrettezza nei confronti delle rappresentanti di classe che non sono state convocate, seppur presenti, per dare spiegazioni; scorrettezza nei confronti di Corbucci che si è presentato sul posto cercando di convincere il dirigente a far partire il pullman perchè non ci sarebbe stato nulla da fare e nel momento in cui arriva Bonelli neppure viene invitato ad entrare; problema controllo mezzo di trasporto rimasto irrisolto dopo 2 ore e mezzo di disagi. Questo è quello che io ho percepito lunedì mattina. Se è vero che bisogna rispettare delle regole, qui mi pare ne siano state disattese parecchie. Il problema vigili è un'altra corsia, nel senso che spero ripristino il servizio.
    Marzia Maccaroni

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  14. Sono un genitore della scuola primaria, ed ero a conoscenza di questa circolare dal mese di novembre. Quello che mi era stato detto è che la dirigente si stava informando per capire chi si doveva prendere la responsabilità di far partire i pullman. Per questo motivo ieri quando ho letto il resoconto della partenza sono rimasta senza parole. Quello che mi sembra ancora più strano è che il cdi non è stato messo a consoscenza di una questione così importante, ma è soltanto la dimostrazione che in questa scuola la comunicazione non funziona, a tutti i livelli. Spesso per avere informazioni "istituzionali" facciamo affidamento a questo blog. Abbiamo un sito che, sono sicura non dipende da chi lo gestisce, non viene aggiornato o viene aggiornato all'ultimo momento.Nell'era dell'informatica mi sembra veramente assurdo.
    un saluto

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    1. puoi dirci chi sei? l'informazione che dai è molto importante e volevo capire meglio: eri a conoscenza della cicolare tramite fonti esterne o lo avevi saputo dalla scuola? Chi ti ha detto che la dirigente si stava informando sulle responsabilità varie?
      Hai assolutamente ragione sul fatto che la comunicazione è un buco nero!
      Mi aiuti a capire meglio?
      annalisa del CdI

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  15. Un articolo del 17 gennaio, a leggerlo sembra che vada tutto bene, ma soltanto qualche giorno dopo si torna alla realtà ed il personale della polizia municipale non è sufficente per fare le verifiche sui pullman. Non per scaricare le responsabilità della Dirigente, ma per capire come vanno le cose in questa città.
    un saluto
    Luisella Ielapi

    http://www.roma2013.org/index.php?option=com_content&view=article&id=4249:municipio-iv-alemanno-visita-sede-polizia-municipale&catid=67:dichiarazioni&Itemid=93

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  16. L’articolo di Marzia sul sito www.roma2013.org poteva essere intitolato in molti modi, ma è stato intitolato significativamente “Il IV Municipio ha tolto il servizio di controllo dei vigili”. Dall’articolo si evince che l’idea della attuale Presidente del Consiglio di Istituto è che, in fondo, la responsabilità maggiore di quanto è accaduto non sia della Preside ma, appunto, dei vigili urbani che non hanno fatto i controlli (in pratica è la stessa tesi – guarda caso – sostenuta dalla Preside). Nonostante Marzia scriva che già da giugno 2011 i vigili avevano deciso di sospendere i controlli (scrivendolo in note ufficiali che lei cita con tanto di data e n. di protocollo), e che la stessa decisione era stata comunicata agli istituti scolastici con una nota antecedente l’inizio dell’anno scolastico 2011-2012, nell’articolo si dice che i vigili hanno preso queste decisioni “alla chetichella”. Alla chetichella – a casa mia – vuol dire “di nascosto”, “senza farsi notare”. Non mi sembra questo il caso di chi invia una nota ufficiale alla scuola, comunicando con molto anticipo le proprie decisioni.

    A proposito di date, infine, la domanda è: perché Marzia cita le date di TUTTE le note di cui parla nell’articolo, tranne di quella inviata dai vigili alla scuola? Di questa nota viene riportato solo il numero di protocollo (60624). Evidentemente Marzia possiede una copia della nota, dato che ne riporta per esteso il testo. E allora perché non mette nell’articolo anche la data in cui i vigili l’hanno inviata alla scuola? E’ evidente che la lettera precede l’inizio dell’anno scolastico (quindi la data è al massimo dei primi di settembre 2011), perché nel testo si parla di “imminente inizio dell’anno scolastico 2011-12”. Non è strano che nell’articolo manchi L’UNICA DATA CHE AVREBBE EVIDENZIATO CON ESTREMA CHIAREZZA LA NEGLIGENZA DELLA PRESIDE rispetto a un problema che conosceva da tempo e rispetto al quale non ha fatto nulla, ricordandosene la mattina della partenza?

    Bisogna arrivare alla penultima riga dell’articolo per trovare una timida frase (attenzione: attribuita ad “alcuni genitori” e non certo a chi scrive l’articolo) che parli delle responsabilità della Preside (la frase è “poteva pensarci prima”). Il restante 99% dell’articolo è contro i vigili urbani e contro Bonelli che taglia i servizi alle scuole. Lungi dal voler difendere Bonelli (non riuscirei a farlo neanche sotto tortura), l’unico commento possibile è …no comment.

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    1. Nella fotocopia della nota che ho a disposizione ho il n. di prot. ma non ho la data in cui è stato diramato nè tanto meno il giorno in cui è stato faxato alle scuole. Nel momento in cui lo saprò ve lo comunicherò, anche perchè, sia chiaro, io non ho nulla da nascondere e non devo parare le mancanze di nessuno. Marzia Maccaroni.

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    2. Cara Marzia, anche se mi sembra davvero strano che su una lettera ci sia solo il numero di protocollo, senza la data, non metto assolutamente in dubbio quello che dici. Per risalire alla data nella quale la scuola (e quindi la Preside) ha ricevuto la lettera, esiste comunque un sistema molto semplice: andare all'Ufficio Protocollo della scuola e chiedere in quale data la nota e' stata protocollata in entrata. Ogni comunicazione che arriva alla scuola, infatti (e a maggior ragione le comunicazioni ufficiali di questo tipo), come tu ben sai, deve essere registrata tramite l'attribuzione di un numero di protocollo, affiancato alla data di ricezione. Non dovrebbe essere quindi un'impresa impossibile riuscire a capire da quanti mesi la Preside era a conoscenza del problema e da quanto tempo, perciò, ha eluso - come scrive giustamente Corbucci nel suo intervento - "l'obbligo di provvedere". Un caro saluto. Dario

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    3. Caro Dario ti ringrazio per i tuoi preziosi suggerimenti conosco perfettamente la procedura ma ho dei dubbi che il protocollo della scuola non mi è sufficiente per chiarirli. Ho bisogno di sapere di più. Marzia Maccaroni

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  17. Leggendo i vari commenti mi viene il dubbio che questo Dario non abbia capito nulla. Che c'azzecca mo' sto commento sull'articolo scritto su www.roma2013.org? Io sono andato a leggerlo e si parla di tagli ai servizi per le scuole. Qui invece mi pare si parli della responsabilità che ha la dirigente in questa vicenda. Perchè prima di sparare cretinate non si fa un attento esame di quello che si legge?

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    1. Può darsi che io spari cretinate, ma almeno le firmo. Perché tu non fai altrettanto?
      Dario III B

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  18. Vorrei premettere mi discosto da quanto scritto da Emanuela Marchili, rappresentante di classe della classe III C << […] nella mia classe i genitori sono tutti d’accordo a firmare una lettera che sottolinei l'inadeguatezza di questa dirigente resta da vedere se anche nella vostra classe sono della stessa opinione […] >>. Sembra inconsueto che mi abbia potuto include in tale iniziativa senza avermi sentito in merito, visto che la ritengo una persona corretta, probabilmente mossa dall’entusiasmo del momento le sarà sfuggito.

    Comunque, il problema vero è quello di assicurare ai nostri bambini una adeguata sicurezza e non quello di mettere sul patibolo l’attuale Dirigente. L’eventuale protesta deve essere costruttiva e non distruttiva.

    Chiediamoci per quale motivo, come dice Annalisa << […] le classi partite una settimana fa circa per i campi scuola, erano abbinate nei pullman con delle scuole del V municipio, che ha controllato regolarmente i pullman prima di venire a prendere noi […] >>.
    E’ necessario coordinarsi al fine di superare il problema della disparità di trattamento riservato ai bambini dai diversi Municipi che seppur parrebbero autonomi nella scelta del controllo dei pullman, hanno di fatto “preso al balzo” la possibilità che gli ha conferito una norma di rango superiore, allocando ai margini dei loro interessi la malaugurata possibilità di incidente e scaricando di fatto la responsabilità su altri. Attualmente quindi i pullman sono “controllati” in modalità autoreferenziale, ribadisco autoreferenziale, da parte dei gestori o dei proprietari degli stessi. Provate ad ottenere una risposta negativa domandando all’oste se il suo vino è buono!. L’autoreferenzialità comporta, nella malaugurata manifestazione di un evento di incidente, il rincorrere il responsabile, quando ormai il danno è fatto.

    In ultimo, vorrei far notare che l’attuale Dirigente ha portato alla luce il problema della diversità di trattamento dei bambini in tema di sicurezza alle legittime figure istituzionali, aprendo la strada ad un processo che sta anche a noi continuare se vogliamo raggiungere l’obiettivo che credo sia condiviso da tutti, ovvero quello della “sicurezza dei nostri bambini”. Potrebbe essere sicuramente corretta l'inerzia circa la tempistica delle azioni successivamente poste in essere per quanto sopra.

    Concludo auspicando, un ABBASSAMENTO DEI TONI per rientrare nell’ambito di un dibattito democratico, nonché una fattiva collaborazione per assicurare una adeguata sicurezza ai nostri bambini, il tutto seguendo le vie istituzionali, ed evitando di mettere sul patibolo l’attuale Dirigente.



    Alfredo

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    1. Vorrei scusarmi con Alfredo per non averlo interpellato, non era mia intenzione fargli dire qualcosa che in realtà non ha detto e neanche pensato. Mi sono fatta portavoce di quei genitori che erano con me alla partenza del pulman la mattina di lunedì(Alfredo di fatto non era tra noi) comunque non credo di averti incluso in nessuna iniziativa poichè non ho firmato nulla a tuo nome, o no? L'entusiasmo del momento, come lo chiami tu, mi ha travolto solo perchè la preside dopo aver tenuto fermi due ore 50 bambini su un pulman ha acconsentito poi a farli partire senza che nessuno abbia controllato nulla, ergo.... non mi è sembrato proprio che l'incolumità dei bambini fosse al primo posto nei suoi pensieri. Resta infine una cosa di non poco conto, caro Alfredo, il problema della diversità di trattametno dei bambini in tema di sicurezza non doveva e non poteva essere affrontato la mattina della partenza. E' alzare i toni secondo te esigere che qualcuno si prenda la responsabilità delle proprie azioni?
      Emanuela Marchili IIIC

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  19. @Alfredo - il problema non mi sembra sia "abbassare i toni" in quanto nessuno, finora, ha insultato nessuno! Troppo spesso, ahimé, si confonde l'indignazione, l'insofferenza e la pacifica e legittima protesta per violenza, maleducazione e arroganza!
    La questione, ovviamente, non è "mandare la dirigente sul patibolo", quanto evidenziare la palese inadeguatezza di questa signora alla guida di un istituto con 900 bambini (e di episodi ce ne sono tanti, a cominciare dal famoso blitz della Polverini, con tanto di fotografi al seguito).

    Purtroppo il senso di responsabilità e la capacità di comando non si acquisisce: o c'è o non c'è.... come i tristi fatti dell'Isola del Giglio insegnano!

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  20. Intervengo su questa questione perché reputo doveroso riportare i fatti accaduti quella mattina, cercando di evitare facili strumentalizzazioni politiche che non mi sono consone. La mattina della gita scolastica sono stato contattato dai rappresentanti dei genitori su richiesta della dirigente scolastica, così mi é stato detto telefonicamente, per cercare di comprendere la ragione per la quale i vigili urbani non eseguissero più il controllo di routine sui pullman per le visite scolastiche. Per capirne il motivo mi sono prodigato nel contattare il comando dei vigili urbani che subito mi ha comunicato che dall'anno scolastico in corso il IV Gruppo dei vigili urbani non avrebbero più fatto questo servizio per carenza di personale. La stessa spiegazione mi ë stata anche data telefonicamente dall'assessore municipale del Pdl. Così l'ho riportata a chi mi aveva chiesto un intervento. Questo significava che doveva essere la scuola ad occuparsi del controllo dei pullman. Come é ovvio il IV Gruppo dei vigili urbani aveva comunicato questa decisione per scritto alle scuole. Se da un lato, quindi, si può non essere d'accordo sul taglio di un servizio, divenuto negli anni una consuetudine, dall'altro non si può incolpare l'amministrazione di non aver messo le scuole nella condizione di organizzarsi diversamente, delegando la responsabilità ai dirigenti scolastici. Per l'incarico di opposizione che ricopro sarà mia premura perorare in ogni sede istituzionale il ripristino di questo servizio utile per rasserenare genitori e dirigenti scolastici sul buono stato dei pullman sui quali viaggiano i nostri ragazzi. Tuttavia appare chiaro come in questa fase tocchi alla scuola adoperarsi per certificare lo stato dei mezzi e come questa responsabilità sia stata correttamente comunicata dal municipio. Rimane il problema giustamente sollevato sulla disparità di trattamento fra i diversi municipi. Su questo come é ovvio non si può che certificare la scelta del nostro di svincolare i vigili da questo servizio. Una decisione non condivisibile, ma che mette le scuole davanti all'obbligo di provvedere da sole come si é dimostrato alla fine della giornata campale di lunedì. Il pullman é partito senza nessun controllo e alla fine é stata la dirigente scolastica a doversi assumere la responsabilità di dare l'ok. Bonelli intervenuto sul posto non ha potuto fare altro che ripetere quello già dichiarato dai vigili urbani e dal sottoscritto. Per il futuro ci sono due strade. Chiedere il ripristino di questo servizio cercando di convincere l'amministrazione municipale oppure predisporre un qualche servizio di controllo di tipo privato promosso dalla scuola. Cosa che si sarebbe dovuta fare già all'inizio dell'anno e che molto probabilmente molti plessi del IV Municipio non hanno ancora fatto.
    Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio

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  21. La precisazione di Corbucci se da un lato chiarisce la questione dall'altro un po' è allarmante. In che cosa consiste di fatto questo controllo? La scuola è in grado di svolgerlo? Come vengono selezionati i fornitori?
    grazia lupo

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    1. Patente di guida categoria “D” (per la conduzione di autobus di linea; autobus in servizio di noleggio con conducente; scuolabus e miniscuolabus oltre alla patente di categoria D il conducente deve essere in possesso del “CAP”à Certificato di Abilitazione Professionale); Periodi di guida (il periodo di guida giornaliero non deve superare 9 ore, ma può tuttavia essere esteso fino a 10 ore per non più di due volte nell’arco della settimana – dopo un periodo di guida di 4 ore e mezza, il conducente deve osservare una interruzione di almeno 45 minuti – al termine del periodo di guida il conducente deve osservare un periodo di riposo giornaliero ininterrotto di almeno 11 ore). prescrizioni generali perché esistono anche eventuali deroghe;
      Carta di circolazione (deve riportare il numero complessivo dei posti a sedere sull’autobus; Copertura assicurativa R.C.A.; Cronotachigrafo (gli autobus in servizio pubblico di linea con percorso superiore a 50 km e gli autobus in servizio di linea internazionale con percorso non superiore a 100 km e capolinea che si trovi ad una distanza inferiore a 50 km in linea d’aria dalla frontiera che non sono muniti di dispositivo cronotachigrafo debbono avere determinati documenti: il libretto di viaggio, la copia dell’orario e l’estratto del registro di servizio; Un estintore (il D.M. 18 aprile 1977 prevede che gli autobus siano dotati di almeno un estintore a schiuma da 5 litri, oppure in alternativa uno a neve carbonica da kg 2 fino a 30 posti, ovvero 2 estintori per autobus con più di 30 posti); Sistemi di ritenuta (l’utilizzo è obbligatorio solo se l’autobus ne è provvisto) L’articolo 172, comma 6 del C.d.S. prescrive che “Tutti gli occupanti, di età superiore a tre anni, dei veicoli in circolazione delle categorie M2 e M3 < veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5 t.> devono utilizzare, quando sono seduti, i sistemi di sicurezza di cui i veicoli stessi sono provvisti. I bambini devono essere assicurati con sistemi di ritenuta per bambini, eventualmente presenti sui veicoli delle categorie M2 e M3, solo se di tipo omologato secondo quanto previsto al comma 1”; Dischi posteriori indicanti le velocità massime consentite (l’articolo 142, comma 4 del C.d.S. prescrive che nella parte posteriore del veicolo debbano essere indicate le velocità massime consentite che per quanto riguarda gli autobus sono: 80 km fuori centro abitato e 100 km in autostrada. La scuola non è in grado di svolgerlo perchè bisogna avere le competenze. Per quanto riguarda i fornitori, vengono mandate delle lettere di invito chiedendo delle caratteristiche precise ed i prezzi, oppure capita che le ditte interessate mandino alle scuole spontaneamente la brochoure con le offerte; la giunta esecutiva prende atto dei vari fornitori e redige un elenco fornitori. Non so se sono stata esaustiva. Marzia Maccaroni (pres. del cdi)

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    2. Per quanto riguarda i periodi di guida credo che si ricavino dai dischi (non conosco il nome tecnico), come quelli dei camionisti. In una riunione era emerso che la polizia municipale non ha lo strumento per leggerli, lo può fare solo la polizia stradale. In merito alla sicurezza verificare quante ore ha viaggiato l'autista mi sembra molto importante. Qualcuno di voi ha mai assistito ad un controllo dei vigili? Fanno davvero tutti questi controlli?
      luisella ielapi

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    3. Ma se la polizia municipale si esonera dall'incarico e la scuola non dispone delle competenze necessarie, significa che nei fatti il controllo non viene eseguito? Che la dirigente scolastica si assume la responsabilità a priori?
      grazia

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    4. Si, i vigili facevano questi controlli, così come controllavano anche pneumatici, luci ed indicatori di direzione. La dirigente ha sempre e comunque la responsabilità, sia se il controllo viene fatto che quando non viene fatto. Marzia.

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