martedì 19 giugno 2012

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Dichiarazione ISEE (a.s. 2012-2013)

Dal 18 giugno improrogabilmente fino al 30 settembre 2012, presso l'Ufficio Refezione piano 3°, sede Via Fracchia 45, è possibile presentare la dichiarazione ISEE per la richiesta di esenzione o applicazione della tariffa agevolata per i servizi di refezione scolastica e trasporto scolastico.

lunedì 18 giugno 2012

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Convocazione Consiglio d'Istituto


Il 19 giugno 2012 dalle ore 16.00 alle ore 19.30 si svolgerà il Consiglio d'Istituto, con il seguente Ordine del Giorno:

  1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;
  2. Variazione al Programma Annuale;
  3. Delibera integrazione calendario scolastico 2011/2012 (per gli uffici di segreteria) e a.s. 2012/2013;
  4. Delibera orario scolastico delle prime 2 settimane di settembre;
  5. Delibera integrazione e modifiche regolamento d'istituto;
  6. Delibera regolamento d'istituto per assegnazione locali scolastici ad associazioni esterne;
  7. Comunicazioni del Dirigente sull'organico;
  8. Comunicazione del presidente su aggiornamenti ricorso al TAR contro il dimensionamento;
  9. Varie ed eventuali.


venerdì 8 giugno 2012

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La Corte Costituzionale si esprime sul dimensionamento e boccia la Legge!

AGGIORNAMENTI:
12.06.2012 - Cliccando qui potete leggere il documento con alcune considerazioni del Coordinamento Scuole Elementari di Roma sull'esito della sentenza della Corte Costituzionale.

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La soglia minima di alunni indicata dallo Stato è illegittima: il dimensionamento della rete degli istituti spetta agli enti territoriali.
Pubblichiamo di seguito i dettagli della Sentenza della Corte Costituzionale.

Sentenza nr. 147/12 del 7.06.2012 Corte Costituzionale
Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 19, c.4, D.l. n. 98/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. nr.111/2011.
La disposizione censurata mostra, anzitutto, un certo margine di ambiguità perché, mentre impone l’aggregazione delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, in istituti comprensivi, non esclude la possibilità di soppressioni pure e semplici, cioè di soppressioni che non prevedano contestuali aggregazioni. Ma, comunque, anche volendo disattendere questa possibile lettura, è indubbio che la disposizione in esame incide direttamente sulla rete scolastica e sul dimensionamento degli istituti, materia che, secondo la giurisprudenza di questa Corte (sentenze n. 200 del 2009, n. 235 del 2010 e n. 92 del 2011), non può ricondursi nell’ambito delle norme generali sull’istruzione e va, invece, ricompresa nella competenza concorrente relativa all’istruzione; la sentenza n. 200 del 2009 rileva, in proposito, che «il dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche» è «ambito che deve ritenersi di spettanza regionale». Trattandosi di ambito di competenza concorrente, allo Stato spetta soltanto di determinare i principi fondamentali, e la norma in questione non può esserne espressione.
L’art. 19, comma 4, infatti, pur richiamandosi ad una finalità di «continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione», in realtà non dispone sulla didattica: esso, anche con questa sua prima previsione, realizza un ridimensionamento della rete scolastica al fine di conseguire una riduzione della spesa, come, del resto, enunciato dalla rubrica dell’art. 19 («Razionalizzazione delle spese relative all’organizzazione scolastica. Concorso degli enti locali alla stabilizzazione finanziaria»), dalla rubrica del Capo III del decreto-legge («Contenimento e razionalizzazione delle spese in materia di impiego pubblico, sanità, assistenza, previdenza, organizzazione scolastica»), nonché dal titolo del medesimo («Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria»). L’aggregazione negli istituti comprensivi, unitamente alla fissazione della soglia rigida di 1.000 alunni, conduce al risultato di ridurre le strutture amministrative scolastiche ed il personale operante all’interno delle medesime, con evidenti obiettivi di risparmio; ma, in tal modo, essa si risolve in un intervento di dettaglio, da parte dello Stato, in una sfera che, viceversa, deve rimanere affidata alla competenza regionale.
Il carattere di intervento di dettaglio nel dimensionamento della rete scolastica emerge, con ancor maggiore evidenza, dalla seconda parte del comma 4, relativa alla soglia minima di alunni che gli istituti comprensivi devono raggiungere per ottenere l’autonomia: in tal modo lo Stato stabilisce alcune soglie rigide le quali escludono in toto le Regioni da qualsiasi possibilità di decisione, imponendo un dato numerico preciso sul quale le Regioni non possono in alcun modo interloquire. Va ribadito ancora una volta, invece, come questa Corte ha chiarito nella sentenza n. 200 del 2009, che «la preordinazione dei criteri volti all’attuazione del dimensionamento» delle istituzioni scolastiche «ha una diretta e immediata incidenza su situazioni strettamente legate alle varie realtà territoriali e alle connesse esigenze socio-economiche di ciascun territorio, che ben possono e devono essere apprezzate in sede regionale, con la precisazione che non possono venire in rilievo aspetti che ridondino sulla qualità dell’offerta formativa e, dunque, sulla didattica».
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Ricorsi: una sintesi

Ricorso contro il dimensionamento
Come sapete il TAR non ha deciso sul nostro ricorso collettivo contro il dimensionamento, ha detto che bisognava entrare nel merito, ma aspettando questo non ha dato la sospensiva dell'accorpamento. Il danno e la beffa, insomma...
Con le altre due scuole che hanno fatto con noi il riscorso, stiamo ricorrendo quindi al Consiglio di Stato, chiedendo di annullare quella decisione e di dare immediatamente la sospensiva. Siamo di nuovo nelle mani  dei giudici che speriamo, questa volta, essere più illuminati.
Per sapere il nostro destino dobbiamo aspettare quindi l'udienza al Consiglio di Stato, che dovrebbe essere tra fine giugno e inizio luglio. Aspettiamo e teniamo le dita incrociate...
Essendo finita la scuola vi terremo informati via mail e tramite questo Blog.

Ricorso contro i tagli degli insegnanti di sostegno
Buone notizie invece sul fronte del secondo ricorso per un adeguato numero di ore ai bambini disabili. E' stato vinto e quindi anche i tre bambini della nostra scuola che hanno partecipato avranno un anno scolastico migliore di quelli passati.
Un grazie alle classi che hanno fatto l'ennesimo sforzo, e hanno dato il loro contributo anche per questa ottima causa.

Annalisa (CdI)

giovedì 7 giugno 2012

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Altri 41 alunni/studenti con grave disabilità, vincono il ricorso TAR!


Il Tribunale ha annullato i provvedimenti con cui venivano assegnati un numero di ore di sostegno inferiore rispetto al rapporto 1:1 loro spettante. Il Ministero è anche condannato al risarcimento di 2.000,00 € ciascuno.
Di seguito la copia integrale della sentenza.

martedì 5 giugno 2012

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Bollettini mensa scolastica: caos nei pagamenti

Pubblichiamo la lettera di un genitore.

Sono un genitore della III B. Ho sempre pagato regolarmente la quota mensa, all’inizio di ogni bimestre, utilizzando i bollettini che la scuola ci fornisce, oppure (dato che i bollettini spesso non sono arrivati) cercando di ricordare le scadenze e preoccupandomi di andare a compilare con i dati della scuola qualche bollettino “in bianco” reperito all’ufficio postale.
Pago regolarmente la mensa così come pago regolarmente le tasse, fino all’ultimo centesimo. Non credo di essere particolarmente “eroico”: faccio semplicemente il mio dovere di cittadino che sta usufruendo dei servizi che lo Stato mette a disposizione, e penso che se tutti facessero come me (soprattutto rispetto alle tasse, vero signori commercianti e liberi professionisti?) l’Italia sarebbe senz’altro un paese migliore.
Bene, ieri ho ricevuto una lettera della scuola che mi intima di “consegnare le ricevute di avvenuto pagamento” al sig. Ricco (beato lui) dalle 8.30 alle 11.30, perché alcuni pagamenti non risultano pervenuti.
Tralasciando il fatto che in quell’orario io dovrei essere al lavoro (e quindi, per andare a dimostrare al sig. Ricco che non sono moroso, dovrò chiedere un permesso), come se non bastasse, la lettera – dopo una “predica” sull’importanza di versare i contributi, che sono necessari per il buon funzionamento del servizio, ecc. – mi invita per il futuro a “rispettare le scadenze di pagamento” e a “effettuare il versamento sui bollettini che vengono regolarmente consegnati” (dato che, come detto sopra, i bollettini quest’anno non sono arrivati una volta su due e dato che i genitori che – come il sottoscritto – vogliono essere in regola con i pagamenti devono cercarseli all’ufficio postale, presumo che “regolarmente consegnati”, per la scuola, significhi “quando ci ricordiamo di consegnarli”).
L’ultima riga della lettera, nel caso non avessi capito, ribadisce infine che sono invitato al più presto “a consegnare le ricevute di tutti i pagamenti insoluti”.
Come diceva Totò? “Ma facitece ‘o piacere!”
Dario Castriota

lunedì 4 giugno 2012

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Presidio al Ministero, contro i tagli alla Scuola

Mercoledì 6 e Giovedì 7 giugno, a partire dalle ore 17.00, il Coordinamento Scuole Elementari di Roma organizza un presidio al MIUR, aperto a tutti, per protestare contro i tagli alla Scuola effettuati dal Direttore Generale dell'U.S.R. per il Lazio.
Cliccando qui potete leggere il volantino.