martedì 1 novembre 2011

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Resoconto CdI (25.10.2011)

Quello che segue è un breve resoconto di quanto deliberato all'ultimo CdI (a cura di Annalisa De Russis).

E' stata fatta la delibera dovuta per la partecipazione ai campi scuola comunali.
Chi ne fa richiesta e non verrà preso, potrà poi pensare all'opzione del campo scuola privato.
I criteri per avere la precedenza nell'essere scelti dai campi concessi dal comune sono di non aver mai partecipato ad altri campi scuola comunali; di avere il maggior numero di disabilità che necessitano di AEC; di avere il maggior numero di esoneri per reddito. A parità di queste condizioni, verrà data la precedenza alle V e alle III medie.

Sono state scelte le ditte di pullman accreditate per le gite.

E' stata stabilita la ditta (Ambiente Scuola) con cui stipulare l'assicurazione integrativa, alla cifra di € 4,80 a bambino.

Abbiamo finalmente, dopo un percorso a dir poco travagliato, adottato il POF per l'anno scolastico 2011-2012. Al più presto lo troverete sul sito della scuola, col dettaglio delle schede di ogni progetto svolto dalla scuola.

Abbiamo nominato i nuovi membri (6) della Commissione Mensa.

Tra le varie ed eventuali largo spazio è stato dato ad ascoltare la proposta dell'associazione "Sentieri Musicali" per la richiesta di locali in orario extrascolastico per svolgere dei corsi di musica. Il risultato è stato di istituire una commissione composta da genitori ed insegnanti (vediamo di coinvolgere anche gli ATA che però erano assenti in consiglio) per definire i criteri di assegnazione dei locali della scuola per attività di questo genere.

2 commenti:

  1. Salve sono Silvia Casadei membro dell'attuale commissione mensa già in carica da 5 anni. In questo lungo periodo di tempo sono stati effettuati controlli periodici e sistematici in ragione alle argomentazioni sollevate da genitori, docenti, bambini... e in ragione del fatto che i controlli hanno ragione di esistere in quanto tali. Non abbiamo mai riscontrato dal nostro punto di vista problemi relativi a mal funzionamento della mensa. Lo ricordo per chi ne avesse bisogno: il controllo è detto "a vista" e verte su tre punti: controlo delle date di scadenza , controllo del biologico lì dove sia obbligatorio e ordine e pulizia dei locali ( cucina refettorio dispense, ecc...). Il cibo nella norma è considerato accettato, vengono sempre rispettate situazioni di intolleranza o allergie. A questo proposito ricordo a tutti i genitori che è importantissimo presentare ogni qualvolta necessiti il certificato medico riguardo gli argomenti suindicati al fine di non incorrere in spiacevoli e imbarazzanti episodi che sono causa di malessere dei bambini. Ultimamente stiamo intensificando i controlli alle medie per cercare di sanare quelle che oggettivamente appaiano come lamentele prive di reale fondamento. Quest'anno la commissione vanta 6 membri e tutte noi a giro stiamo controllando. L'opinione dunque é generale, la commissione intera concorda sul fatto che obbiettivamente la mensa eroga un buon servizio. Quello che invece ci spiace constatare è che i genitori poco si preoccupano di altre problematiche che sono quelle che esulano dal servizio mensa scolastico. Ricordiamo che la nostra è una mensa autogestita e che dobbiamo augurarci rimanga tale! I guai vengono dal dipartimento che propina menù da un punto di vista nutrizionale altamente discutibili. I guai vengono dal comune che lo scorso anno ha tagliato altri cibi biologici, per non parlare dell'inserimento del menù regionale... Ma torniamo alle nostre dolenti medie. L'ultimo controllo da me effettuato è stato rivelatore di un dato sconcertante. Durante la consumazione dei pasti usiamo alzarci da tavola ( è successo anche di mangiare al tavolo con i ragazzi...) e di fare una sorta di indagine capillare, cioè chiediamo a tutti docenti e alunni se il cibo è di loro gradimento. Non sto parlando di "campioni" ma di tutti i presenti e su tutti i presenti una infinitesima parte di loro non gradisce il cibo. Spero siate d'accordo sul fatto che i gusti sono gusti e non si discutono...Spero siate altresì d'accordo sul fatto che un docente non PUO' E NON DEVE influire negativamente sui propri alunni elargendo pregiudizi sul cibo che inducono inevitabilmente al non consumo da parte degli stessi. Il fatto e la polemica che mi hanno visto partecipe in prima persona sono da me ritenuti altamente gravi. Il docente è innanzitutto un educatore, una persona che ha il compito di trasmettere fiducia in se stessi e rispetto di chi lavora con impegno e fatica.Tutto questo è venuto a mancare. Non mi sarei mai aspettata di trovarmi difronte una professoressa che alla domanda "avete mangiato?... vi è piaciuto?... com'era?...ecc...mi rispondesse "no! E' inutile mangiare... tanto sappiamo già com'è ..." Vi lascio con questa riflessione. Ricordiamoci che il cibo ha un senso nella misura in cui glielo diamo .E' nutrimento è educazione è rispetto è sicuramente piacere non è mero strumento riempitivo delle parti intestinali... non mangiamo soltanto per riempirci la pancia... buon appetito a tutti Silvia Casadei commissione mensa via M. Ruggero

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  2. Ciao, sono Anna Rizzi (commissione mensa), lo scorso giovedì ero con Silvia alle mense delle medie e ho assistito anche io a questo sconcertante episodio.

    Io sono stata (tanti anni fa!) alunna di questa scuola, dall'asilo alle medie, e MAI un'insegnante si sarebbe permessa di comportarsi così. Se proprio non ci piaceva un cibo in particolare, si poteva lasciare una piccola parte, ma solo una cosa per pasto, e non doveva essere un'abitudine.
    In questa maniera, noi bambini, capivamo l'importanza di quel pasto. Non ho MAI visto piatti ancora con cibo dentro accatastati uno sull'altro al centro del tavolo, pronti per essere buttati nel secchio.

    Soprattutto alle medie, quando si inizia ad avvicinarsi all'adolescenza, l'insegnante deve mantenere saldo il suo ruolo di educatore, assumendosi tutte le responsabilità, anche quelle meno popolari, e a mensa, non deve appoggiare in modo cameratesco i ragazzi, dicendo che il pasto era mediocre, sia di sapore che di sostanza, dicendo che sarebbe meglio la pizza, e il tutto accompagnato da un 'espressione da ragazzina sdegnosa, che volentieri avrei preso a schiaffi.

    In tutto questo contesto, spero che i genitori di questi ragazzi non siano miopi, e si rendano conto che anche loro aiutano i propri figli dicendo loro che a scuola abbiamo dei pasti sani e completi, e se non ci piace proprio tutto come a casa o al fast food, facciamo uno sforzo e mangiamo lo stesso, perchè il cibo non si butta, perchè c'è gente che muore di fame, perchè sono soldi buttati nel cesso.
    O non si insegna più, il rispetto del cibo, alle medie?
    Anna Rizzi

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