mercoledì 23 novembre 2011

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Contributo volontario in CdI: il resoconto di una mamma che ha partecipato al CdI

Il Consiglio di Istituto (CdI) del 22 novembre 2011 ha discusso sul Contributo Volontario che si era stabilito di utilizzare per realizzare l’Offerta Formativa Integrativa dell’Anno Scolastico in corso.
Il CdI è partito dalla constatazione che solo una parte delle famiglie, circa 125, ha versato fino ad oggi il Contributo Volontario.
Questo non consente alla Scuola di realizzare quei progetti che aveva previsto e sembra sottolineare al tempo stesso da parte delle famiglie una disapprovazione o un disinteresse o per l’iniziativa in sé o per il metodo con cui è stata portata avanti.
All’interno del CdI sono state espresse letture diverse sull’esito di questa iniziativa.

In questa Scuola, come alcuni membri del CdI hanno riportato, sono venute meno ad un certo punto delle regole comuni. La Scuola è passata da una tradizione in cui la raccolta dei fondi veniva realizzata entro la classe, fondi che poi venivano direttamente utilizzati per le attività integrative svolte da quella classe, ad un metodo nuovo: quello del Contributo Volontario.
In effetti, questo secondo metodo, a detta di diversi membri del CdI, è oggigiorno l’unico che risulti formalmente corretto per gestire il rapporto economico tra Genitori e Scuola.
Il punto di vista, di una parte del CdI, è che la rottura di una continuità con la tradizione precedente abbia creato sconcerto nei genitori, che non hanno riconosciuto nel nuovo metodo qualcosa che potesse garantirli circa la destinazione dei fondi, o che ha, per altri versi, agito da alibi per farli sentire disimpegnati rispetto alla proposta.
Un’altra parte del CdI ha ipotizzato che la congiuntura economica negativa, che le famiglie stanno attraversano, abbia avuto un suo importante ruolo nel dissuadere dalla partecipazione alla progettualità espressa dalla Scuola.
Altri membri del CdI hanno letto, in questo comportamento dei genitori, una messa in discussione circa il modo applicativo del metodo di raccolta dei fondi: per esempio, l’informazione sulle quote da versare come Contributo Volontario è stata data ufficialmente solo a fine anno scolastico 2010-2011, inoltre, di fatto al momento dell’iscrizione per il corrente anno scolastico 2011-2012, il Programma dell’Offerta Formativa (POF), in cui si potessero rintracciare informazioni ufficiali sui progetti a valere sul Contributo Volontario, non era nemmeno stato adottato, infine, solo con l’adozione di questo POF, appena nello scorso mese di ottobre, i genitori hanno potuto conoscere formalmente le proposte che la Scuola faceva riguardo l’Offerta Formativa Integrativa.
Ora, se è vero che diversi docenti hanno cercato di dare ai genitori classe per classe una certa pre-informazione sui Progetti che la Scuola intendeva portare avanti con il Contributo Volontario, sembra che questa non abbia del tutto motivato i genitori al versamento del Contributo.
Alcuni membri del CdI hanno sottolineato anche una sfiducia a che i genitori siano oggi in grado di riuscire a mettere da parte una cultura individualista per rivolgersi di nuovo verso l’idea di un bene comune, per cui non si pensa solo al proprio figlio, solo alla propria classe. Si è richiamata, inoltre, l’idea di una disgregazione del rapporto genitori-insegnati di cui ci si dovrebbe fare carico. Poiché al momento attuale viene meno la possibilità di realizzare quell’Offerta Formativa Integrativa, attuata con esperti esterni ritenuti validi, su sui la Scuola puntava da 30 anni, e che gli insegnanti reputavano essenziale.
In Consiglio la discussione, su questo punto all’Ordine del Giorno, è stata piuttosto lunga senza che sulle motivazioni si coagulassero ampi consensi, c’è stato, invece, un sostanziale restare all’interno delle proprie posizioni già inizialmente delineate.
Di fatto, consenso sulle motivazioni o meno dei genitori per la scarsa adesione al Contributo Volontario, così come gestito dalla Scuola, il punto di decisione che il Consiglio ha dovuto affrontare è stato questo: cosa fare con la parte di Contributo Volontario che è stata raccolta?
Il Consiglio, a maggioranza, tranne alcuni astenuti, ha approvato la restituzione ai genitori delle quote versate, in tempi e modi che verranno decisi in Giunta.
Nadia Battisti

Note per i lettori:
1. trattandosi di un resoconto, e non di un verbale, questo scritto esprime una lettura possibile, la mia, di quanto ho visto ieri rappresentato nel CdI.
2. ricordo che al CdI come genitori si può partecipare solo in modo silente.

9 commenti:

  1. E' strano quello che è successo sul contributo volontario....

    Perchè con i soldi raccolti non si pensa ad un'iniziativa che coinvolga i bimbi e i genitori e in quell'occassione rilanciare il contributo volontario presentando i progetti per i quali verranno spesi?

    Grazie a tutti per questo blog e per la partecipazione attiva di alcuni genitori spesa per i nostri figli.

    Domenico Parlavecchio

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  2. ciao, sono stefania è anche io ero presente al CdI, purtroppo silente. grazie innnanzitutto a nadia per il suo dettagliato resoconto. vorrei solo aggiungere una considerazione: in generale mi è parso che i membri del Cdi abbiano cercato di legare il mancato pagamento delle quote del contributo volontario ad una sorta di distacco/disinteresse dei genitori nei confronti della scuola, intesa sia come istituzione che come la-scuola-in-carne-ed-ossa in cui mandiamo i nostri figli o figlie. I genitori stranieri che a malapena capiscono quello che gli si dice (giuro che è stato detto!), i genitori che non ce la fanno a sostenere questo ennesimo, seppur contenuto, costo annuale, quelli che nemmeno si sono presi la briga di informarsi, quelli attaccati alla cultura individualista che non pensano alla scuola come bene comune, ecc. ecc. Addirittura una consigliera è stata capace di dire che se la scuola pubblica di disgrega è anche a causa di questa mancata partecipazione! Al di là di questa fastidiosa considerazione, che rimando al mittente, io penso che la partecipazione dei genitori nella scuola abbia già le sue forme, più o meno codificate, che hanno tutte dignità e profondo senso, soprattutto quando mettono in gioco il proprio corpo e tempo. La partecipazione è lo stesso CdI e la presenza dei genitori silenti (pochi, ma presenti), le assemblee di classe, l'elezione dei rappresentanti, ascoltare bambini e maestre, darsi da fare perché l'offerta formativa in sè sia degna di questo nome e non necessiti di ampliamenti di sorta, soprattutto se questi comportano costi. In questo senso, ad esempio, trovo molto interessante la possibilità per i genitori di mettersi in gioco in prima persona con le proprie competenze e proporre interventi nelle classi (musica, lettura di libri, giocoleria ecc sono ben accette). Con 720 famiglie che si prendono cura della propria scuola e fanno il loro pezzettino di lavoro, penso che la scuola possa diventare ancora più interessante. Volevo comunque ringraziare la DS per aver legalizzato l'ampliamento dell'offerta formativa. Direi però di mettere un punto a questa forma di partecipazione ed andare a capo, rimboccandosi le maniche, che c'è tanto da fare! saluti, stefania

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  3. Tutto giusto...permettetemi di dire pero' che c'erano varie posizioni tra i membri e sento di dover sottolineare la mia, che non e' stata riportata.
    In tutti i miei interventi (non solo in seduta ma anche nei mesi passati, nelle mail, nelle chiacchiere davanti i cancelli, negli incontri personali...) io ho sempre avallato e sostenuto la CONSCENZA dei genitori della 'tristemente nota' DELIBERA 40. La delibera presupponeva una predisposizione dei corsi a pagamento GIA' a GIUGNO.
    Quando a settembre sono stati chiesti i soldi, abbiamo pubblicato su questo blog la delibera http://montessori-vialeadriatico.blogspot.com/2011/09/informativa-contributo-volontario-2011.html , sottolineando (e copio) "Le attività che verranno realizzate con questi fondi non sono state ancora ufficialmente definite dall’Istituto (nessuna proposta è pervenuta, ad oggi)".
    La delibera e' stata completamente disattesa. Ergo, i genitori non hanno pagato.
    Nella seduta di due giorni fa, ed e' a verbale, ho insistito su questo punto e sulla consapevolezza dei genitori.
    Ho anche citato le centinaia di mail che mi sono arrivate di chiarimento, e le varie 'anime' dei genitori. Io so che anche chi e' "politicamente ed intellettualmente" contrario al pagamento del contributo nella scuola pubblica, avrebbe fatto la propria parte SE avesse saputo PER COSA quei soldi erano destinati.
    Noi genitori ci siamo, siamo informati, vorremmo essere piu' partecipi (e infatti abbiamo proposto e approvato la delibera 46, presente nel pof).
    IL FALLIMENTO DEL CONTRIBUTO VOLONTARIO NON E' RESPONSABILITA' DEI GENITORI.
    Le cause andrebbero cercate altrove, ma sono d'accordissimo con l'archiviare definitaivamente il discorso CV e trovare altre strade.

    ps. il day after, quando ormai era stata deliberata la restituzione dei soldi ai pochi (149 famiglie) che hanno pagato, nei corridoi si diceva "i genitori sono stati fomentati".
    Allora SI, se per istigazione si intede mettere a conoscenza i genitori di tutte le delibere della scuola, con orgoglio mi autoaccuso!

    Annamaria Bevilacqua

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  4. Domenico scusami, leggo ora il tuo commento.
    L'anno scorso ci siamo gia' passati...Furono raccolti pochi soldi e le iniziative prese per coinvolgere tutti furono abbastanza scadenti, scontentando tutte le componenti.
    Il risultato di quest'anno parla chiaro.
    L'anno scorso ci abbiamo provato, ora dobbiamo trarre le conclusioni.
    Evidentemente nella nostra scuola non e' una pratica che funziona.
    Ma stiamo cercando di trovare strade alternative!

    Annamaria

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  5. Ma non si poteva avere un resoconto più corto e comprensibile?

    Giovanni DP, papà

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  6. concordo con Annamaria. la delibera 40 è stata disattesa ingenerando sfiducia. per me, contraria al versamento del contributo volontario nella scuola statale pubblica, io che lo ho sempre visto come un'apripista a ulteriori 'privatizzazioni', era stato già difficile decidere di pagarlo.
    la mia decisione era legata al fatto di tenere in modo particolare all'ampliamento dell'offerta formativa. Certo è che non vedendo nessun segnale positivo e propositivo, il merito diventa metodo e, ovviamente, il contributo io non l'ho versato. nessun programma chiaro e certo, memore dell'esperienza dello scorso anno – dove tra le altre cose il contributo era anche maggiore, 50 euro a bambino, se non ricordo male – per una manciata di ore di educazione psicomotoria. ecco perché io non ho pagato: non per la crisi o per il bollettino da compilare a mano. non un problema di pappa fatta, ma di sfiducia nel vedere che a settembre ancora non vi era nessuna proposta chiara e concreta in merito.
    cristinapasqua

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  7. Giovanni DP, ti sottolineo, come ho scritto in nota, che non facevo un "verbale" ma un "resoconto", per come io avevo capito le cose. Comunque "grazie" per la "gentilezza" della tua critica sulla forma ... la prossima ci provo a fare come dici (un resoconto più corto e comprensibile). Però ti ricordo, anche, che, come tutti i genitori, sei ben venuto al CdI e la prossima volta potrai farlo anche tu un resoconto. Come tutti i semplici genitori, io al CdI non ricopro nessun ruolo, formalmente incaricato, di fare resoconti o meglio "verbali". Forse potresti interloquire con la tua lamentela anche con chi è istituzionalmente incaricato di questo. Li hai visti tu i "VERBALI" del CdI? Sai dovrebbero essere resi pubblici, sull'Albo genitori, eppure ...

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  8. Ma è una vergogna!
    Vorrei pensare insieme a voi una qualche forma di protesta contro la gestione dilettantesca ed inefficiente da parte della scuola della tematica Contributo Volontario. L’incapacità della scuola di attivare questo strumento toglie ai nostri bimbi un momento formativo e di crescita importante.
    Non ci sono diverse letture di quanto avvenuto. Al CdI bisognerebbe far sapere che certe iniziative vanno semplicemente gestite.
    Quali genitori di bimbi di prima senza trascorsi in asilo non abbiamo avuto NESSUNA informativa da parte della scuola sull’utilizzo del Contributo Volontario (CV), sull’ammontare della quota da versare e su modalità e tempistiche con cui versarlo. Soltanto perché genitori responsabili, consapevoli e proattivi siamo riusciti a versare il CV in tempo e secondo le modalità reperite grazie al passaparola ed alla buona volontà di genitori e insegnanti.
    Al CdI bisognerebbe rappresentare che come genitori di bimbi di prima non frequentanti l’asilo l’anno precedente la tradizione della Scuola non interessa e non sposta il centro del problema; che la congiuntura economica incide in negativo tanto quanto la percentuale di genitori proattivi incide in positivo.
    Occorre informare la massa media dei genitori ed in questo la scuola ha fallito.
    In altre scuole omogenee per metodo e tipologia (Montessori di Santa Maria Goretti) il CV, di dieci volte superiore, viene richiesto dalla scuola al momento dell’iscrizione fornendo il CC dove versarlo e indicando le attività da fare. Non si può chiedere il CV un anno ad alcune persone sperando che l’anno successivo venga pagato da persone diverse!
    Alla scuola, forse tramite il CdI, bisognerebbe far sapere che se si vuole raggiungere un obiettivo occorrerebbe informare ed operarsi per farlo, non far finta di niente ed aspettare che le persone aprano il portafogli.
    Saluti,
    Roberto Rosi (prima A)

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