venerdì 22 febbraio 2013

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Principio d'incendio a scuola: evacuazione e nessun danno!

Questa mattina, alle ore 11:20 circa, uno scatolone di cartone semivuoto presente in uno dei corridoi della scuola (nel plesso di Viale Adriatico), ha preso fuoco, al secondo piano, presso le elementari.
Il cartone incendiato, presumibilmente ad opera di un alunno, è stato spento e rimosso non appena intercettato. I bambini sono stati temporaneamente evacuati, sia come precauzione sia per via del fumo che si era nel frattempo sviluppato. Dal momento che il cartone è stato rimosso, gli spazi puliti e ripristinati, insegnanti e alunni sono rientrati in classe per riprendere le attività.
Per fortuna non è accaduto nulla di grave: un po’ di spavento certamente da elaborare e una prova generale di evacuazione. La Preside era presente in Istituto e ha preso in mando la situazione.
Nei locali della scuola si trovavano al momento anche due genitori membri del Consiglio d’Istituto, per via di una riunione di Giunta che si sarebbe tenuta di lì a poco.
I genitori del CdI presenti testimoniano l’intenzione della Dirigente di andare a fondo per comprendere meglio la dinamica dell’accaduto.
Nadia e Manuela del CdI

24 commenti:

  1. Sono stati chiamati i pompieri? L'allarme e' scattato subito? Ci sono state intossicazioni da fumo? Come si e' sviluppato il fuoco?

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  2. Combustione spontanea o mano di qualcuno? Chi doveva controllare?

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  3. Non so se sono io che noto sempre il lato assurdo delle cose che succedono alla Montessori di viale Adriatico o se invece, obiettivamente, in questa scuola succedono spesso cose piuttosto assurde. Al di là dell'indagine, che ovviamente va fatta al più presto per accertare le
    cause dell'incendio (indagine i cui risultati dovrebbero essere naturalmente resi PUBBLICI tramite il sito ufficiale della scuola, il blog, ecc.) e al di là dell'altrettanto ovvia predisposizione da parte della scuola di urgenti
    misure atte ad impedire il ripetersi in futuro di simili, pericolosissimi incidenti, la domanda che non riesco ad evitare di farmi è: PERCHE' MAI, DI FRONTE AD UN EVENTO DEL GENERE, DOBBIAMO VENIRE A SAPERE (COME E' ACCADUTO) CHE LA MAMMA DI UN BAMBINO DELLE ELEMENTARI HA AIUTATO CON L'ESTINTORE A SPEGNERE IL FUOCO?
    Naturalmente (preciso a scanso di equivoci, dato che i miei commenti vengono spesso fraintesi) il problema non è certo chi ha divulgato questa notizia, così come il problema non è certo la mamma del bambino, che anzi ha dato una mano per chiudere l'incidente.
    Il punto peró è proprio questo: è possibile che per spegnere l'incendio sia dovuto intervenire un genitore? E il personale scolastico (che si suppone sia stato preparato
    per affrontare questo tipo di emergenze, come avviene in tutte le pubbliche amministrazioni, tramite appositi corsi di formazione) dov'era? Al bar? In attesa che intervengano i pompieri, di solito, in questi casi, è il personale della
    scuola che dovrebbe gestire la situazione, non certo i genitori. O no? Sono (tanto per cambiare) piuttosto sconcertato.

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    1. "Tanto per cambiare" prima di parlare informiamoci esattamente su come sono andate le cose. Il personale scolastico infatti non era al bar a prendersi un caffè in attesa dell'arrivo dei pompieri ma si è attivato affinchè l'incendio non divampasse oltre e le classi venissero fatte evacuare. A seguito di questo infatti per il fumo respirato c'è chi si è sentito male ed è rimasto comunque sul posto di lavoro per aiutare e far riprendere le attività il più presto possibile e chi per portare via il cartone ha rischiato di bruciarsi dal momento che lo stesso ha ripreso nuovamente fuoco. Non si perde comunque mai l'occasione per fare commenti inutili e senza senso.
      Manuela

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    2. Innanzitutto credo che definire il mio commento "inutile e senza senso" confermi la ben nota intolleranza di alcuni utenti di questo blog, i quali spesso, come in questo caso, insultano chi ha semplicemente il torto di non pensarla nel loro stesso modo. Nello specifico, visto che chi scrive è molto più informato di me sull'accaduto, attendo con ansia di sapere come mai, dato che il personale scolastico si è prontamente attivato per risolvere il problema, ci sia stato ugualmente bisogno dell'aiuto di alcuni genitori (i quali normalmente non credo abbiano tra i propri compiti quello di spegnere gli incendi). Sono sicuro che, in ossequio alla trasparenza e all'attenzione estrema che questa scuola ha sempre dedicato all'informazione, a breve ci sarà su questo blog un resoconto completo e dettagliato che evidenzierà per filo e per segno il ruolo attivo svolto dal personale scolastico nella vicenda in questione, spiegherà come mai - nonostante ciò - ci sia stato bisogno del supporto dei genitori e porrà quindi fine a tutti i dubbi (compresi quelli "inutili e senza senso" del sottoscritto).

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    3. Premesso che concordo con la necessità di aumentare i controlli all'interno della scuola e verificare cosa esattamente sia accaduto per punire gli eventuali responsabili, vorrei complimentarmi con chi con il suo comportamento ha fatto in modo che non accadesse nulla ai bambini. Sto chiaramente parlando della mamma di Antonio che istintivamente non ha pensato a darsela a gambe o se fosse compito suo prendere e utilizzare l'estintore, alle maestre che sono riuscite a far evaquare la zona senza creare caos o panico (anche questo pericoloso in questi casi) e non per ultimo il bidello che probabilmente era quello preposto ad utilizzare l'estintore e che ha preso con le mani lo scatolone ancora fumante e l'ha velocemente allontanato dalla zona dove stavano i bambini.
      Il danno peggiore l'hanno fatto il fumo e la polvere uscita dall'estintore che per loro natura hanno reso l'aria inrespirabile creando non pochi problemi a qualche bambino.
      Purtroppo con i tagli fatti alla scuola il personale addetto al controllo e all'eventuale intervento è diminuito, spesso un bidello solo deve controllare più piani mentre sarebbe giusto che ci fosse almeno una persona a piano e non credo sinceramente che il suo compito sia quello di stazionare sotto l'estintore aspettando che prenda fuoco chissà come uno scatolone. Da quanto mi è stato riportato, nel momento in cui si è reso conto della situazione ha fatto tutto ciò che era necessario fare per evitare danni peggiori, tanto da meritarsi il ripetuto applauso dei bambini e delle maestre presenti.
      Credo quindi che la macchina organizzativa ha funzionato, anche con l'aiuto di personale esterno. Ben venga, ce ne fosse di gente che in situazione di pericolo pensa al prossimo prima di scappare.
      Per quanto mi riguarda non solo "Genitori Pompieri" ma anche" Vigili, Polizziotti, Infermieri ecc." tutto ciò che è necessario per proteggere i nostri figli.

      Ferdinando

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    4. Certo. Genitori/infermieri (magari senza avere alcuna nozione di pronto soccorso... che importa?) e a questo punto perchè non genitori/cuochi della mensa scolastica quando gli operatori delle cucine sono in sciopero, oppure genitori/guidatori dell'autobus scolastico (magari senza avere l'apposita patente ...che importa?) quando i bambini vanno in gita? Tanto tutti sappiamo fare tutto. Basta solo avere voglia di fare le cose. Questi sono i guasti prodotti da decenni di tv berlusconiana, caro Ferdinando.

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    5. Certo, se uno dei miei figli avesse bisogno di soccorso medico in emergenza sarei d’accordo se qualcuno prestasse le prime cure in attesa degli specialisti che non sono sempre dietro l'angolo.
      In certi casi ogni istante è prezioso e come hai potuto constatare l'istinto di un genitore spesso risolve.
      P.S: non mettere sempre la politica ovunque, c'è già chi fa campagna elettorale per noi.
      Ferdinando

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  4. Premetto che io ero presente a scuola qualche minuto dopo l'ora del fatto, ma non ero nel piano in questione.
    Credo, in modo molto PERSONALE, che di fronte ad una emergenza chi si trova per primo e fortuitamente confrontato con il problema agisce, se in questo caso è stata la mamma, mentre i bidelli facevano evacuare i bambini, mentre altri bidelli portavano fuori il cartone incendiato ... ecc. ... non vedo quale sia il problema.
    Con la storia delle "persone preposte" cosa doveva fare la mamma in questione: stare solo a guardare, perché non era suo compito fare quello che ha fatto?
    Dobbiamo prendercela con i bidelli perché hanno lasciato agire una mamma zelante che si è accorta di qualcosa perché proprio in quel momento passava di lì?
    Alla fine cosa conta risolvere il problema o no?
    Cosa dovevano dire i bidelli? No signora lei non è preposta ... lasci fare a noi, stia solo a guardare ...
    Propongo un pò a tutti noi di scendere sulla terra ferma, in termini di umanità in primo luogo.
    Cosa si vuole insinuare???
    Questo fatto a mio parere ci dovrebbe far riflettere su alcune cose:
    - se è stato un alunno come si ipotizza, come mai sia stato pensabile da parte di un alunno fare un gesto del genere? quale disagio o quale superficialità, non saprei dire, porti a fare una cosa del genere? come tutte le cose se ben trattata sarà un'occasione di riflessione e apprendimento per tutti: alunni, insegnanti e genitori.
    - c'è un problema nella sorveglianza della scuola? su questo dico subito come la penso: SI, è chiaro!!! ma non per negligenza del personale, ma per penuria cronica di personale, grazie alle politiche dei governi di questo paese verso la scuola e specie quella pubblica.
    Buon fine settimana

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    1. Sono assolutamente d'accordo con Nadia.
      Mi chiedevo solo: la causa non potrebbe essere stata una stufetta elettrica lasciata magari troppo vicino ad una scatola di cartone? La mia è solo un ipotesi.

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  5. non c'erano stufette nei paraggi, lo scatolone era in un corridoio, vicino ad un tavolo in attesa di essere usato per qualche attività che non implicava l'uso di accendini o fiammiferi.
    se come sembra trattansi di gesto di minore è chiaro che sulla vicenda deve esserci privacy!!!!!!!!!!!!!!!! mi sembra il minimo!!!!!!!!!!!!!!!
    o qualcuno forse pensa sia giusto, in nome di qualche strano principio, portare davanti al tribunale dei minori un alunno delle elementari?
    oppure forse mettere alla gogna l'alunno, i genitori, gli insegnati, la scuola ...
    mi sembrerebbe una cosa orribile, più del gesto dell'alunno che probabilmente ha solo bisogno di aiuto e il contesto intorno di spazio e tempo per dargliene.

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  6. Cara Nadia, tu scrivi: "Cosa dovevano dire i bidelli? No, signora lei non è preposta, lasci fare a noi e stia solo a guardare." Esatto. Dovevano dire esattamente questo. Ti faccio una domanda: cosa sarebbe successo se la mamma in questione, nel contatto ravvicinato con il fuoco, si fosse fatta male? Fortunatamente non è andata così, altrimenti ora staremmo discutendo di polizze assicurative e questo blog sarebbe pieno di commenti contro la scuola, colpevole di aver mandato allo sbaraglio un genitore per spegnere un incendio.

    Brevissima aggiunta sulle "culture". So di essere impopolare, ma credo che la presenza dei genitori all'interno delle scuole, in ruoli che non competono loro, sia spesso dannosa per le scuole stesse. Il fenomeno è in ascesa ed è dovuto in buona parte ai tagli, che costringono i genitori a svolgere un ruolo di "supplenza" che spesso gratifica i genitori stessi ma che in realtà non fa bene alla scuola. Portiamo la carta igienica, versiamo il contributo volontario, teniamo corsi in classe sugli argomenti più disparati affiancando di fatto i docenti, proponiamo le attività formative integrative e ora ci occupiamo anche degli incendi. Facciamo molte cose, dovute semplicemente al nostro “status” di padri o madri. Con un piccolo particolare, che non viene mai preso in considerazione: al contrario degli insegnanti e del personale scolastico (v. il caso degli incendi) non abbiamo la preparazione per fare queste cose. Personalmente faccio un altro lavoro, non mi sento preparato per affiancare nè per sostituire nessuno e credo che molti di noi dovrebbero, con un atto di umiltà, riconoscere questo aspetto del problema. Naturalmente non sto parlando della partecipazione dei genitori al funzionamento della scuola (che nessuno, dai decreti delegati in poi, si sogna - giustamente - di mettere in discussione). Se però la scuola delega le proprie funzioni principali ai genitori vuol dire molto semplicemente che non è più in grado di svolgerle, e non è una bella constatazione. Tornando alle “culture”, io la chiamerei “cultura dell’improvvisazione”, e l'episodio dell'incendio rientra secondo me pienamente in questo discorso.

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    1. "Portiamo la carta igienica, versiamo il contributo volontario, teniamo corsi in classe sugli argomenti più disparati affiancando di fatto i docenti..."
      "Facciamo molte cose, dovute semplicemente al nostro “status” di padri o madri. Con un piccolo particolare, che non viene mai preso in considerazione: al contrario degli insegnanti e del personale scolastico [...] non abbiamo la preparazione per fare queste cose."
      Quindi secondo te, Dario, i genitori che portano la carta igienica, pagano il controbuto volontario oppure, anche, tengono delle lezioni in classe su determinati argomenti teorici o creativi (d'accordo con i docenti ovviamente) non avrebbero la preparazione per fare queste cose.... In effetti mi sono chiesto più volte: ma sarò in grado di acquistare e far portare da mio figlio la carta igienica in classe? Finora, devo dire, ho sempre rischiato... e mi è sempre andata bene!

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    2. Mi dispiace Dario, ma proprio per il mio status di Padre, se mi trovo casualmente in una situazione che mette in pericolo dei bambini, faccio tutto ciò che posso per metterli in salvo e mi aspetto che ogni genitore, proprio per il suo status di Padre o Madre, faccia lo stesso nei confronti dei miei figli.

      Ferdinando

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  7. Caro Alberto, mi sembra abbastanza ovvio: quando parlavo di (possibile) impreparazione dei genitori mi riferivo ai momenti in cui essi, di fatto, affiancano o sostituiscono i docenti (corsi in classe - e il fatto che i docenti siano d'accordo nel farli fare non mi sembra che risolva il problema - proposta delle attività integrative, ecc.) e non certo a quando portano a scuola la carta igienica. Accetto comunque di buon grado la tua ironia, invitandoti però anche a riflettere sul fatto che quando portiamo a scuola la carta igienica (così come quando versiamo il contributo volontario) stiamo continuando, di fatto, a svolgere un ruolo di "supplenza" rispetto a funzioni che dovrebbero appartenere alla scuola. E' bene non dimenticarlo mai, altrimenti si rischia di perdere di vista che l'obiettivo - in un paese normale - è quello di tornare a fare, prima o poi, ciascuno il proprio ruolo, ovvero il ruolo per il quale è preparato. L'affermazione non è banale come sembra, in un paese che vive di improvvisazioni e che sembra aver smarrito il buonsenso. Un paese in cui i comici fanno i politici, i politici fanno i comici e nessuno sembra essere più capace di stare, semplicemente, al proprio posto.

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    1. Un Genitore fa tutti i mestieri, può sembrare anche questa una frase banale ma è la verità.

      Ferdinando

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  8. Naturalmente (sono costretto a precisarlo, perchè altrimenti i miei messaggi verranno sicuramente fraintesi, come al solito) il mio NON E', in alcun modo un attacco alla mamma che ha impugnato l'estintore di fronte all'incendio. La ringrazio anch'io quindi per essersi prodigata nello
    spegnimento del fuoco. Quello che ho scritto esprimeva solo
    l'aspirazione ad una situazione più "normale", nella quale, in futuro, i genitori facciano i genitori, i bidelli i bidelli e i pompieri ...i pompieri! Il senso era, più o meno, caro Ferdinando, quello espresso da Brecht con la famosa frase "Beato il paese che non ha bisogno di eroi"...
    Buona domenica e soprattutto buon voto.
    Dario

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    1. Lei ha ragione, sig. Dario, ognuno dovrebbe fare semplicemente il proprio mestiere con dignità e serietà. Ma credo anche, e questa è una mia semplice ed umile opinione, che prima di fare ( il poliziotto, il pompiere, l'insegnante, il genitore...) noi SIAMO delle PERSONE e quindi se vedo una persona affogare non aspetto che arrivi il bagnino per salvarlo, mi butto e proprio perchè sono una persona con dei valori cerco di salvarlo, se vedo una persona che si è ferito non lo lascio morire dissanguato perchè aspetto l'ambulanza,ecc ecc...Forse è proprio il principio della DELEGA che non accetto, bisogna prendersi le proprie responsabilità e quindi se questa mamma, che si trovava a scuola per altri motivi, si è trovata nel bel mezzo di un incendio, ha fatto il suo dovere come persona e come genitore a non andar via e ad intervenire, anche a rischio di ferirsi. Ce ne fossero di più di persone così e non avrei, forse, più paura a mandare i miei figli a scuola da soli, o ad uscire la sera da sola. Saprei che se dovesse succedere qualcosa, ci sono altre persone che non si girerebbero dall'altra parte ad aspettare i "preposti" ma interverrebbero. Cordiali saluti Monica

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  9. La legge 81/2008 è lo strumento di riferimento in materia di sicurezza. Non so come funziona nella scuola ma credo che i principi ispiratori della legge siano gli stessi per tutti i settori. La Legge obbliga il Datore di Lavoro (Min. pubblica Istruzione) e Dirigente responsabile a analizzare e tracciare i rischi e le soluzioni predisposte ed a controllare sull'applicazione e formazione dei lavoratori predisponendo ed aggiornando il DVR (doc valutazione rischi) e POS (piano operativo sicurezza). Deve essere nominato (credo uno per piano) l'Addetto antincendio, oltre al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Tutti i lavoratori devono essere formati. Ci sono delle responsabilità penali e civili a carico. Purtroppo è il Datore di Lavoro che ha potere di spesa (ci siamo capiti....). Ad es. il cancello dell'ingresso principale, quello installato in base alle dimensioni della scuola ed al numero dei bambini, quando piove spesso è chiuso incatenato (si dice che è perchè si scivola nell'ingresso principale) e si deve entrare dalla porticina, che a mio avviso è insufficiente, è un rischio elevato. Sarà ma a me i pavimenti sembrano identici. Comunque un fatto così, dovrebbe essere gestito temporaneamente e poi sistemato, mentre è così da anni. Tutti lo vedono e lo sanno. Se durante un incendio morisse qualcuno schiacciato dalla folla contro il cancello o qualcuno all'ingresso sbattesse la testa sulla porticina, il Magistrato chiede di verificare POS e DVR e poi se non sono adeguati agisce d'ufficio. Nel caso dell'incendio mi pare che l'evacuazione sia stata gestita e così anche il primo intervento. Non mi pare criticabile. Se la mamma, che avrebbe dovuto allontanarsi, soprattutto per non essere ulteriore motivo di preoccupazione, una volta informata non può essere allontanata con la forza, se per istinto civico è volontariamente intervenuta, non vedo problemi. Altro discorso è perchè lo scatolone era li(da poco o da molto tempo?). Uno scatolone nei corridoi può essere un pericolo e doveva essere rimosso e stoccato in un posto non accessibile a tutti. Mi pare sia una valida occasione per i rappresentanti del CDI per chiedere di verificare il DVR e POS e il livello della formazione per la Sicurezza nella scuola, magari insieme a delegati competenti della ASL. E' un'occasione per crescere, ma ci credo poco. Un saluto. Alessandro.

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  10. Al di là della maggior parte dei commenti (chiacchiere), mi chiedevo: "Chi avrá disattivato l'impianto antincendio?" .

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  11. Io vorrei alcuni chiarimenti sull'efFettivo svolgimento dei fatti.
    DAL RACCONTO DI MIO FIGLIO E' EMERSO CHE:
    1)NON C'E' O NON FUNZIONA IL SISTEMA ANTINCENDIO;
    2) NON E' SUONATA LA FAMOSA CAMPANELLA CHE AVREBBE DOVUTO AVVERTIRE LE MAESTRE IN MERITO ALLA NECESSITA' DI EVACUARE I BAMBINI; L'INCENDIO E' STATO COMUNICATO CON UN PERICOLOSO PASSA PAROLA.
    3) ALCUNE USCITE DI ACCESSO ALLA SCALA ANTINCENDIO ERANO CHIUSE, QUINDI I BAMBINI HANNO DOVUTO CONTINUARE A SCENDERE FINO A TROVARE UNA PORTA APERTA.
    Spero che queste osservazioni siano frutto dello spavento e che la situazione della scuola (piani di sicurezza e altro) sia tale da farci stare tranquilli sulla custodia dei nostri figli.
    Cristina Colucci

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  12. E' possibile verificare quello che afferma Cristina Colucci? Veramente alcune uscite di accesso alla scala antincendio erano chiuse?
    grazie. grazia

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  13. Essendo la scuola chiusa per tre giorni per le elezioni, dobbiamo rimandare a giovedì la possibilità di avere informazioni dettagliate sulla situazione sicurezza e su come siano organizzati i piani di emergenza. Mi impegno personalmente ad informare i rappresentanti di classe e il blog su quanto ci verrà detto e mostrato.

    Per il momento posso solo riportare anch'io quanto raccontato dai miei figli.
    La campana d'allarme è stata suonata, ma in ritardo.
    Una bidella che di solito nelle esercitazioni la suona, si è sentita male per il fumo, ma non so se sia quello il motivo del ritardo dell'allarme.
    Uno dei miei figli non è passato dal normale percorso d'evacuazione che hanno provato nelle simulazioni, non perchè la porta fosse chiusa ma perchè nel corridoio c'era troppo fumo. Gli altri due hanno seguito i percorsi già collaudati.

    Lo scatolone conteneva del materiale che le V stanno preparando per uno spettacolo. Era poggiato su un tavolo nell'atrio antistante le classi, spazio che viene normalmente utilizzato per lavori manuali.

    Per il resto mi sembra di aver capito che l'evacuazione ha funzionato, gli adulti presenti nella scuola hanno garantito un'uscita rapida e hanno aiutato i bambini a gestire emotivamente la situazione e l'inevitabile spavento.

    Un grazie di cuore alla mamma che ha dimostrato grande prontezza di spirito e senso civico, cose che non possono essere codificate in regolamenti e mansionari. Ovviamente era a scuola per altri motivi e non per supplire eventuali carenze!

    annalisa

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    1. Credo che le cose importanti da capire siano se esiste un impianto di rivelazione fumi e di allarme automatico o altrimenti un allarme manuale da attivare con un pulsante che chiunqe si accorga di un incendio in corso può premere(anche se non si è preposti a tale operazione). La scuola è soggetta a certificato prevenzione incendi CPI, quindi deve esistere il progetto dei vigili del fuoco dove è indicato quali sono i provvedimenti da mettere in atto per garantire la sicurezza all'interno dei locali. Credo che i rappresentanti del Cdi possano chiedere di avere accesso a tale documentazione.
      Luisella Ielapi

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