giovedì 21 aprile 2011

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Sit-In di Genitori ed Insegnanti davanti al Ministero

Ieri pomeriggio, come anticipato in un post precedente, a partire dalle 15.30 circa fino alle 19.00 si è svolto davanti Al Ministero della Pubblica Istruzione il Sit-In di protesta per i tagli (di fondi e di organici) alla Scuola Pubblica.
Tra i partecipanti molti insegnanti, ma anche genitori e bambini (stimiamo circa 300 persone). Si può subito dire che nonostante la partecipazione poteva (e doveva) essere più numerosa la protesta ha comunque avuto un discreto successo come visibilità (anche se purtroppo non erano presenti operatori televisivi). Non facile il compito degli organizzatori, attenti a non far calare mai l'attenzione, riuscendo anzi ad amplificare la voce dei presenti con slogan geniali e anche con alcune canzoni i cui testi sono stati pregevolmente riadattati al binomio Scuola-Gelmini.
Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal dott. Chiappetta (DG del Personale, MIUR). I principali risultati di questo incontro sono stati:
  1. la garanzia che nelle classi non ci siano più di 20-23 bambini (e non più classi illeggittime con 27-28 bambini, per risparmiare insegnanti);
  2. la garanzia del mantenimento del tempo pieno nelle scuole Montessori;
  3. la garanzia che l'insegnante specializzato (non specialista), ovvero colui che insegna principalmente alcune materie e che ha anche una specializzazione in lingua straniera, insegnerà quella materia solo nella propria classe, ovvero non verrà mandato in giro a fare lezione altrove lasciando quindi durante tali ore la propria classe.
Sebbene quanto detto sia relativamente rassicurante non è chiaro tuttavia come tali garanzie possano essere rispettate, al netto dei tagli degli insegnanti, dei pensionamenti senza nuovi arrivi di giovani insegnanti e dei previsti tagli sui fondi.
Quanto ci è stato detto ieri al MIUR non è scritto da nessuna parte e quindi siamo noi tutti, genitori, insegnanti e figli a non avere alcuna garanzia! E' quindi fondamentale mantenere alta la vigilanza perchè il futuro delle nuove generazioni, a quanto pare, non risulta essere una priorità di questo governo.
Stiamo parlando della più importante istituzione di un Paese civile: serve più partecipazione attiva! La mortificazione e lo svilimento dell'istruzione pubblica non può essere ulteriormente tollerato!

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